FOGGIA - Foggia sotto choc per il ritrovamento del cadavere di una donna di colore, presumibilmente di una trentina di anni, in una cunetta nelle campagne di Borgo Mezzanone. La donna era seminuda e il corpo era bruciato per metà. Lo hanno scoperto alcuni ospiti del Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Borgo Mezzanone, che hanno avvertito i carabinieri del Comando provinciale di Foggia. Al momento non è stato possibile identificare la vittima perché sprovvista di documenti di identità.
La donna di colore è stata probabilmente uccisa e il suo corpo dato alle fiamme. Il cadavere, nudo per metà, è stato trovato riverso per terra, su un fianco, con il viso e parte del corpo completamente bruciati.
Sul luogo del rinvenimento, oltre ai carabinieri del comando provinciale di Foggia che hanno avviato le indagini coordinate dal pm della Procura di Foggia Francesco Di Liso, è arrivato il medico legale che dovrà cercare di stabilire, attraverso una prima ispezione cadaverica, quale sia stata la causa della morte della donna, che non aveva con sé documenti di riconoscimento. Gli investigatori ritengono che possa trattarsi di una prostituta di circa 30 anni.
La donna di colore è stata probabilmente uccisa e il suo corpo dato alle fiamme. Il cadavere, nudo per metà, è stato trovato riverso per terra, su un fianco, con il viso e parte del corpo completamente bruciati.
Sul luogo del rinvenimento, oltre ai carabinieri del comando provinciale di Foggia che hanno avviato le indagini coordinate dal pm della Procura di Foggia Francesco Di Liso, è arrivato il medico legale che dovrà cercare di stabilire, attraverso una prima ispezione cadaverica, quale sia stata la causa della morte della donna, che non aveva con sé documenti di riconoscimento. Gli investigatori ritengono che possa trattarsi di una prostituta di circa 30 anni.