Fuoricentro, 'Pia Contessa' è il loro inno all'omofobia

MILANO - Sta ottenendo un grande successo “Pia Contessa”, il nuovo singolo dei Fuoricentro. Scritto dal cantante Maurizio Camuti e dal chitarrista Roberto Arru, il brano racconta di omofobia da un punto di vista piuttosto inedito, su un tappeto sonoro ammiccante, che richiama sia il rock anni'70 che l'elettro-pop anni '80. Il singolo è stato apprezzato anche dalle associazioni LGBT d'Italia e Arcigay. "Ci fa estremamente piacere che anche ARCIGAY abbia messo in grande evidenza il nostro singolo, sia sui propri canali social che sul sito istituzionale” - dice Maurizio Camuti - “Pia Contessa affronta in maniera totalmente inusuale e unica il tema dell'omofobia secondo il punto di vista dell'omofobo represso.

È una canzone che tocca un argomento delicato ed estremamente attuale come l’omofobia e l’omofobia interiorizzata con tono ironico, irriverente e goliardico, con l’intento di scrivere qualcosa di ‘diverso’, una realtà sconosciuta ai più ovvero l’omofobo etero fasullo e represso, invidioso e spaventato della libertà altrui. Uno frustrato che nutre pulsioni irrefrenabili verso coloro che al bar con amici, al ristorante, tra i discorsi con i familiari, rifiuta e disprezza.

Un ‘carnefice’ che è a sua volta vittima di se stesso e della sua educazione, costretto a manifestare le proprie pulsioni in gran segreto, con il travestitismo o banalmente attraverso incontri occasionali, nei momenti liberi rubati, nei parcheggi, insomma in posti e con persone che non potranno essere testimoni dell’inconfessabile Di fatto è un omofobo (represso) come la maggior parte di questi ultimi, a mio avviso!”

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