MILANO - Un rock innovativo che guarda al futuro quello della band romana Mosche, che fanno il loro esordio con l'album “Senza Ali” (Sunflower Records). Il disco, disponibile su tutte le piattaforme streaming, è stato anticipato dai singoli “Mi assento”, “Talent” con la partecipazione dell’ex concorrente di X Factor, Nevruz, e ancora un altro estratto “Mille occhi“.
“Questo disco è una dichiarazione di attaccamento alla realtà, di riconoscimento dei propri limiti e di scoperta del proprio potenziale di esseri umani. – racconta la band – “Senza ali” è guardare al passato, al presente e al futuro con la massima attenzione e consapevolezza di sé. È ricerca della felicità. È la voglia di guardarsi dentro e confrontarlo con ciò che gli altri vedono dentro sé stessi.”
Alessandro Melis, Carlo Cruciani e Luca Zamberti, hanno deciso di formare la band nell'ottobre 2014. La loro musica mira a rivelare ciò che è più fastidioso del pensiero comune e individuale. Le persone credono e cercano continuamente di sentirsi al centro del mondo, celebrando vittorie di poco conto che rivelano, invece, un isolamento ed una povertà spirituale potenti. Allo stesso modo non cercano mai dentro sé stessi la causa del proprio malessere.
“Questo disco è una dichiarazione di attaccamento alla realtà, di riconoscimento dei propri limiti e di scoperta del proprio potenziale di esseri umani. – racconta la band – “Senza ali” è guardare al passato, al presente e al futuro con la massima attenzione e consapevolezza di sé. È ricerca della felicità. È la voglia di guardarsi dentro e confrontarlo con ciò che gli altri vedono dentro sé stessi.”
Alessandro Melis, Carlo Cruciani e Luca Zamberti, hanno deciso di formare la band nell'ottobre 2014. La loro musica mira a rivelare ciò che è più fastidioso del pensiero comune e individuale. Le persone credono e cercano continuamente di sentirsi al centro del mondo, celebrando vittorie di poco conto che rivelano, invece, un isolamento ed una povertà spirituale potenti. Allo stesso modo non cercano mai dentro sé stessi la causa del proprio malessere.