LECCE - Sarà l’assessore al Turismo e Marketing territoriale, Spettacoli ed Eventi, Luigi Coclite ad inaugurare mercoledì 7 dicembre alle ore 17.30, la Fiera di Santa Lucia, meglio conosciuta come Fiera dei Pupi, la tradizionale esposizione di manufatti di creta e cartapesta ispirati al Natale e ospitata all'interno dell'ex Convento dei Teatini.
La Fiera resterà aperta continuativamente sino al 24 dicembre. Per questa edizione sono previsti circa 100 espositori provenienti principalmente da Lecce e provincia, ma anche da altre città della Puglia.
La Fiera di Santa Lucia, la “fera de li pupi” com’era chiamata un tempo, ha una storia antica in città, una manifestazione che si tiene a Lecce fin dalla prima metà del XVI secolo e affonda le sue radici nella memoria delle più antiche tradizioni popolari, un tempo ospitata dalle autorità ecclesiastiche nella chiesetta dedicata alla Santa, poi andata distrutta.
E’ dal 1500 che la Fiera preannuncia l’arrivo del Natale e rappresenta una bellissima esposizione di tutte le figure più rappresentative del presepe, tutti i personaggi e i luoghi legati alle realtà contadine del nostro territorio.
La mostra è diventata un vero e proprio polo di attrazione per i tanti visitatori e turisti, non solo salentini e pugliesi, ma provenienti da altre città italiane ed europee, appassionati d’arte e di eventi culturali di tradizione.
In fiera si potrà acquistare tutto ciò che occorre per realizzare il presepe: pupi e animali in terracotta, grotte in cartapesta (vengono raffigurati tutti i mestieri, il pastore, il cacciatore, il fornaio, il pescatore, la lavandaia e tutti i personaggi necessari ad arricchire le natività realizzate in casa).
Si possono ammirare ed acquistare i bellissimi presepi creati dagli artigiani e realizzati con legno, sughero, conchiglie, riposti sotto campane di vetro o montati su pietre marine.
Grazie alla Fiera e all’arte antica dei pupari l’Amministrazione Comunale (Assessorato alla Cultura e al Turismo) cerca, da anni, di valorizzare e promuovere questa manifestazione, che rappresenta oggi un prezioso patrimonio per la memoria storica della Città, incoraggiando quelle espressioni artistiche e quelle antiche tecniche professionali capaci di restituire all’artigianato sacro leccese quel valore che lo ha reso emblema artistico della civiltà storica di Terra d’Otranto.
La Fiera resterà aperta continuativamente sino al 24 dicembre. Per questa edizione sono previsti circa 100 espositori provenienti principalmente da Lecce e provincia, ma anche da altre città della Puglia.
La Fiera di Santa Lucia, la “fera de li pupi” com’era chiamata un tempo, ha una storia antica in città, una manifestazione che si tiene a Lecce fin dalla prima metà del XVI secolo e affonda le sue radici nella memoria delle più antiche tradizioni popolari, un tempo ospitata dalle autorità ecclesiastiche nella chiesetta dedicata alla Santa, poi andata distrutta.
E’ dal 1500 che la Fiera preannuncia l’arrivo del Natale e rappresenta una bellissima esposizione di tutte le figure più rappresentative del presepe, tutti i personaggi e i luoghi legati alle realtà contadine del nostro territorio.
La mostra è diventata un vero e proprio polo di attrazione per i tanti visitatori e turisti, non solo salentini e pugliesi, ma provenienti da altre città italiane ed europee, appassionati d’arte e di eventi culturali di tradizione.
In fiera si potrà acquistare tutto ciò che occorre per realizzare il presepe: pupi e animali in terracotta, grotte in cartapesta (vengono raffigurati tutti i mestieri, il pastore, il cacciatore, il fornaio, il pescatore, la lavandaia e tutti i personaggi necessari ad arricchire le natività realizzate in casa).
Si possono ammirare ed acquistare i bellissimi presepi creati dagli artigiani e realizzati con legno, sughero, conchiglie, riposti sotto campane di vetro o montati su pietre marine.
Grazie alla Fiera e all’arte antica dei pupari l’Amministrazione Comunale (Assessorato alla Cultura e al Turismo) cerca, da anni, di valorizzare e promuovere questa manifestazione, che rappresenta oggi un prezioso patrimonio per la memoria storica della Città, incoraggiando quelle espressioni artistiche e quelle antiche tecniche professionali capaci di restituire all’artigianato sacro leccese quel valore che lo ha reso emblema artistico della civiltà storica di Terra d’Otranto.