TARANTO - Di seguito la lettera che il consigliere regionale di CoR, Renato Perrini ha inviato al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
“Caro presidente Emiliano, le scrivo come consigliere regionale ma anche e soprattutto come cittadino della provincia di Taranto. Si susseguono le voci, al netto però di una smentita ufficiale, di una sua possibile decisione di scalare i vertici del Partito Democratico. Pur comprendendo le sue legittime velleità politiche, le chiedo di valutare a bocce ferme questa possibilità, perché non credo sia il momento di abbandonare la nave. Nei mesi scorsi molto si è speso, e credo che molto si spenderà in futuro, per la città di Taranto. Spesso ci siamo scontrati su visioni completamente opposte, ma quantomeno il dialogo non è mai mancato; dunque credo alla sua buona fede quando diceva che si sarebbe battuto fino alla fine per tutelare i diritti di una provincia segnata pesantemente dall’inquinamento. E quando lei è stato accusato di strumentalizzare ‘i mali di Taranto’ per i suoi fini politici, pur mantenendo una mia opinione personale, ho sempre fatto un passo indietro senza mai cavalcare il populismo del momento. Ecco perché oggi le chiedo di non ‘abbandonare’ questa terra, perché sarebbe un atto vile da parte di chi si è mostrato Capitano del riscatto sociale di un’intera comunità. A quel punto credo che la sua posizione sarebbe indifendibile.
È mio dovere invece, rinnovarle la necessità di prendere per mano la vertenza Taranto; ambiente, salute, lavoro, sono solo alcune delle emergenze che ci stanno stringendo e dalle quali, nonostante i suoi sforzi, questa provincia continua ad essere paralizzata. Sul fronte bonifiche c’è solo confusione, i finanziamenti predisposti sembrano essere solo annunci, la perenne crisi del siderurgico continua a preoccupare, viviamo in balia della notizia del momento. Solo pensare di poter ‘mollare’ ora Taranto, e quindi la Puglia, sarebbe uno schiaffo che la collettività non si merita, un’azione egoista che ci racconta di un presidente individualista, esattamente il contrario di ciò che fino ad oggi ha mostrato ai tarantini. Dunque la invito alla riflessione e infine a continuare il lavoro intrapreso. Preferisco ritrovarla in Aula, a scontrarci in maniera dura, pensate, a darci battaglia su ogni emendamento, piuttosto che pensare che il Presidente della Regione Puglia, ha usato e preso in giro i tarantini per le sue mire personali. Sarebbe un grave tradimento”.
“Caro presidente Emiliano, le scrivo come consigliere regionale ma anche e soprattutto come cittadino della provincia di Taranto. Si susseguono le voci, al netto però di una smentita ufficiale, di una sua possibile decisione di scalare i vertici del Partito Democratico. Pur comprendendo le sue legittime velleità politiche, le chiedo di valutare a bocce ferme questa possibilità, perché non credo sia il momento di abbandonare la nave. Nei mesi scorsi molto si è speso, e credo che molto si spenderà in futuro, per la città di Taranto. Spesso ci siamo scontrati su visioni completamente opposte, ma quantomeno il dialogo non è mai mancato; dunque credo alla sua buona fede quando diceva che si sarebbe battuto fino alla fine per tutelare i diritti di una provincia segnata pesantemente dall’inquinamento. E quando lei è stato accusato di strumentalizzare ‘i mali di Taranto’ per i suoi fini politici, pur mantenendo una mia opinione personale, ho sempre fatto un passo indietro senza mai cavalcare il populismo del momento. Ecco perché oggi le chiedo di non ‘abbandonare’ questa terra, perché sarebbe un atto vile da parte di chi si è mostrato Capitano del riscatto sociale di un’intera comunità. A quel punto credo che la sua posizione sarebbe indifendibile.
È mio dovere invece, rinnovarle la necessità di prendere per mano la vertenza Taranto; ambiente, salute, lavoro, sono solo alcune delle emergenze che ci stanno stringendo e dalle quali, nonostante i suoi sforzi, questa provincia continua ad essere paralizzata. Sul fronte bonifiche c’è solo confusione, i finanziamenti predisposti sembrano essere solo annunci, la perenne crisi del siderurgico continua a preoccupare, viviamo in balia della notizia del momento. Solo pensare di poter ‘mollare’ ora Taranto, e quindi la Puglia, sarebbe uno schiaffo che la collettività non si merita, un’azione egoista che ci racconta di un presidente individualista, esattamente il contrario di ciò che fino ad oggi ha mostrato ai tarantini. Dunque la invito alla riflessione e infine a continuare il lavoro intrapreso. Preferisco ritrovarla in Aula, a scontrarci in maniera dura, pensate, a darci battaglia su ogni emendamento, piuttosto che pensare che il Presidente della Regione Puglia, ha usato e preso in giro i tarantini per le sue mire personali. Sarebbe un grave tradimento”.
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