FOGGIA - Ogni 3 Dicembre in tutto il mondo si svolge la giornata internazionale delle persone con disabilità , promossa con l'obiettivo di abbattere le barriere architettoniche, sociali e culturali che discriminano le persone diversamente abili.
Inclusione, uguaglianza, obiettivi ancora troppo lontani per Foggia, città sempre più a misura di differenza, dove anche il fondamentale diritto allo studio e alla conoscenza viene ostacolato ad una studentessa, solo perché diversamente abile. Questo è quanto sottolineano i radicali dell'associazione di Foggia “Mariateresa di Lascia” impegnati da oltre un anno e mezzo nella battaglia per l'adozione da parte del comune di Foggia del PEBA, piano di eliminazione delle barriere architettoniche.
Nei giorni scorsi - prosegue la nota - abbiamo ricevuto la lettera di una studentessa foggiana che ci ha raccontato la lotta e i sacrifici quotidiani che lei e la sua famiglia sono costretti a sopportare a causa delle barriere architettoniche presenti a Foggia e di una burocrazia indifferente alle necessità dei cittadini.
Affetta da paralisi cerebrale che le impedisce di deambulare senza l'ausilio di una sedia a rotelle, - spiegano i radicali foggiani - da settimane è stata arbitrariamente trasferita in una struttura distaccata del suo Istituto scolastico incompatibile ad accogliere uno studente diversamente abile ( assenza di rampe, di accessi agevoli, di personale specializzato). Nonostante lei e i suoi genitori abbiamo sollevato ripetutamente il problema delle barriere architettoniche presenti nella struttura, la dirigenza scolastica non ha ad oggi posto rimedio, impedendo il pieno godimento del suo diritto allo studio.
A ciò si aggiungono le innumerevoli barriere architettoniche che deve superare ogni giorno nel percorso dalla propria abitazione all'istituto scolastico.
Come può una giovane studentessa realizzare il suo sogno di studiare e conoscere, se sono proprio la sua città e la sua scuola a soffocarlo?
Questa assurda vicenda dimostra sempre più come il tempo dei diritti non può aspettare i tempi della politica.
Proprio per questo i radicali foggiani dell'associazione “Mariateresa di Lascia” tornano a sollecitare l'amministrazione comunale perché adotti immediatamente il PEBA, piano di eliminazione delle barriere architettoniche, come previsto nella mozione votata a larghissima maggioranza dal consiglio comunale lo scorso 22 Giugno.
I diritti delle persone diversamente abili non possono attendere inutilmente altro tempo, altri insopportabili ritardi, conclude la nota.
Inclusione, uguaglianza, obiettivi ancora troppo lontani per Foggia, città sempre più a misura di differenza, dove anche il fondamentale diritto allo studio e alla conoscenza viene ostacolato ad una studentessa, solo perché diversamente abile. Questo è quanto sottolineano i radicali dell'associazione di Foggia “Mariateresa di Lascia” impegnati da oltre un anno e mezzo nella battaglia per l'adozione da parte del comune di Foggia del PEBA, piano di eliminazione delle barriere architettoniche.
Nei giorni scorsi - prosegue la nota - abbiamo ricevuto la lettera di una studentessa foggiana che ci ha raccontato la lotta e i sacrifici quotidiani che lei e la sua famiglia sono costretti a sopportare a causa delle barriere architettoniche presenti a Foggia e di una burocrazia indifferente alle necessità dei cittadini.
Affetta da paralisi cerebrale che le impedisce di deambulare senza l'ausilio di una sedia a rotelle, - spiegano i radicali foggiani - da settimane è stata arbitrariamente trasferita in una struttura distaccata del suo Istituto scolastico incompatibile ad accogliere uno studente diversamente abile ( assenza di rampe, di accessi agevoli, di personale specializzato). Nonostante lei e i suoi genitori abbiamo sollevato ripetutamente il problema delle barriere architettoniche presenti nella struttura, la dirigenza scolastica non ha ad oggi posto rimedio, impedendo il pieno godimento del suo diritto allo studio.
A ciò si aggiungono le innumerevoli barriere architettoniche che deve superare ogni giorno nel percorso dalla propria abitazione all'istituto scolastico.
Come può una giovane studentessa realizzare il suo sogno di studiare e conoscere, se sono proprio la sua città e la sua scuola a soffocarlo?
Questa assurda vicenda dimostra sempre più come il tempo dei diritti non può aspettare i tempi della politica.
Proprio per questo i radicali foggiani dell'associazione “Mariateresa di Lascia” tornano a sollecitare l'amministrazione comunale perché adotti immediatamente il PEBA, piano di eliminazione delle barriere architettoniche, come previsto nella mozione votata a larghissima maggioranza dal consiglio comunale lo scorso 22 Giugno.
I diritti delle persone diversamente abili non possono attendere inutilmente altro tempo, altri insopportabili ritardi, conclude la nota.