BARI - Dichiarazione del presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo. "Non possiamo non unirci alle congratulazioni alle forze dell'ordine e alla magistratura, espressa dal presidente della Regione, per l'operazione che ha permesso di far venire alla luce contaminazioni di voto di scambio nelle scorse regionali.
Quello che invece non condividiamo e dal quale prendiamo le distanze è la lezione di morale che Emiliano vuole impartire. Intanto perché il centrosinistra in quella particolare competizione elettorale si caratterizzò proprio per comportamenti di altri candidati consiglieri regionali, non solo quello coinvolto in questa operazione, che ebbero comportamenti non proprio trasparenti e morigerati. Emiliano non può fare lezioncine a posteriori e non essersi accorto di niente mentre questi illeciti avvenivano.
Inoltre è bene chiarire che i voti, anche di coloro che non sono eletti, servono a stabilire le consistenze della maggioranza e della minoranza e quindi influenzano la spartizione dei seggi all'interno del Consiglio regionale fra i vari partiti. Emiliano quindi la smetta di fare "Alice nel Paese delle Meraviglie" che in quella campagna elettorale di “meraviglie” ne abbiamo viste davvero tante".
Quello che invece non condividiamo e dal quale prendiamo le distanze è la lezione di morale che Emiliano vuole impartire. Intanto perché il centrosinistra in quella particolare competizione elettorale si caratterizzò proprio per comportamenti di altri candidati consiglieri regionali, non solo quello coinvolto in questa operazione, che ebbero comportamenti non proprio trasparenti e morigerati. Emiliano non può fare lezioncine a posteriori e non essersi accorto di niente mentre questi illeciti avvenivano.
Inoltre è bene chiarire che i voti, anche di coloro che non sono eletti, servono a stabilire le consistenze della maggioranza e della minoranza e quindi influenzano la spartizione dei seggi all'interno del Consiglio regionale fra i vari partiti. Emiliano quindi la smetta di fare "Alice nel Paese delle Meraviglie" che in quella campagna elettorale di “meraviglie” ne abbiamo viste davvero tante".