Al Pescara lo striscione non basta

(ANSA)
di NICOLA ZUCCARO - "Con la violenza della natura ci siamo dovuti confrontare ma la nostra gente è abituata a lottare. Avanti Abruzzo, insieme ci dobbiamo rialzare. Non si può tifare e fare finta di niente. Rispettiamo il dolore della gente". La rete del momentaneo 1-1 siglata da Bahebeck all'11' della ripresa di Pescara-Sassuolo non ha cancellato, oltre che per la superiorità tecnico-tattica di Matri e compagni, il dramma di Rigopiano.

Nella domenica segnata dalla disperata ricerca dei dispersi che alloggiavano nell'omonimo albergo, la compagine di Oddo non è riuscita a rialzarsi neanche sul campo, perdendo una gara che avrebbe potuto segnare - indipendentemente dalla tragedia menzionata - l'inversione di rotta in un torneo nel quale la permanenza sembra ormai compromessa, alla luce della vittoria dell'Empoli (quartultima in classifica) sull'Udinese per 1-0.

Nella lotta per la salvezza a guadagnare 1 punto è solo il Crotone che, terzultimo, manca la vittoria esterna a Marassi contro il Genoa allenato dal suo ex tecnico Juric, pareggiando 2-2 in un confronto al termine del quale Davide Nicola ribadisce che la sua squadra può ancora farcela per conservare la Serie A. In fin dei conti, non si può dargli torto, considerando che si è appena conclusa la seconda giornata di ritorno di un campionato lungo che si concluderà domenica 28 maggio.

Redazione - Il virgolettato riporta integralmente il testo dello slogan esposto presso la Curva dello Stadio Adriatico di Pescara, durante la gara degli abruzzessi contro il Sassuolo.

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