In occasione della prossima festa di San Giovanni Bosco, dal 23 gennaio al 10 febbraio, presso il “Redentore” dei Salesiani di Bari, si terranno una serie di eventi ed incontri per celebrare, l’Uomo ed il Santo che con la sua fede, coraggio e ottimismo, è riuscito a dare nel corso dei secoli e nel mondo intero, speranza e valore al futuro dei giovani.
I festeggiamenti, avranno inizio lunedì 23 gennaio, alle 19.00, con un incontro formativo della Comunità Educativa Pastorale, presso la sala polifunzionale dell'Oratorio. Sarà presente don Gianpaolo Roma, Coordinatore Nazionale per le vocazioni e missioni dei Salesiani d’ Italia, che parlerà della creatività apostolica nella Parrocchia-Oratorio Centro Giovanile. Martedì 24 gennaio, si proseguirà con la festa di San Francesco di Sales, che sarà celebrata alle ore 19.00, con la Santa Messa animata dai gruppi della Famiglia Salesiana di Bari.
Giovedì 26 Gennaio alle ore 11:30 sarà presentato alla stampa, presso la sala consiliare del Comune di Bari, il programma delle attività riguardante la festa di don Bosco a Bari. Nella stessa sede, l’amministrazione comunale consegnerà una targa ad alcuni exallievi salesiani formatisi al Redentore di Bari che si sono distinti nel campo del lavoro e del volontariato, tra i quali: lo Chef Daniele Caldarulo titolare del ristorante Black and Withe e Capitano della NIC, Nazionale italiana cuochi; i magistrati dott.ri Giuseppe Gatti e Renato Nitti della Procura di Bari; dott. Michele Parisi Giudice del Tribunale di Bari; dott. Giuseppe Cifarelli segretario dell’APS "Laboratorio Don Bosco oggi: Educazione - Cultura - Pastorale (= DB LAB)" e Reverendo e Torto dei Bari Jungle Brothers.
Successivamente si entrerà nel cuore dei festeggiamenti in onore di Don Bosco. Domenica 29 gennaio, alle ore 10, si celebrerà la Santa Messa. A seguire in Oratorio, non solo per dare il via ai giochi sportivi con la partecipazione delle squadre giovanili parrocchiali, ma anche per gustare una buona cioccolata calda offerta per tutti i ragazzi e giovani dell'Oratorio.
Lunedi 30 gennaio, in occasione del primo anniversario della Biblioteca di quartiere “Don Bosco”, il programma continuerà dalle ore 09.00, con la lettura animata della vita di don Bosco dedicata agli alunni dell’I.C. “Garibaldi” di Bari. Alle ore 18.00 con la partecipazione dell'exallievo salesiano, prof. Giuseppe Acocella, dell'Università Federico II di Napoli, sarà presentata la Strenna del Rettore Maggiore dei Salesiani: "Siamo Famiglia! Ogni casa, scuola di vita e di amore". A seguire alle ore 19.45, si svolgerà una veglia di preghiera. Sarà questa un’occasione di incontro con il Signore, per vivere nella fede e nella gioia, la festa della famiglia Salesiana. La giornata si concluderà con una divertente panzerottata, dalle ore 20.45, nel nostro Oratorio, alla presenza di tutti giovani e di tutti colori che vorranno partecipare.
Martedì 31 gennaio, la giornata si aprirà alle ore 09.00, con una seconda lettura animata della vita di don Bosco dedicata agli alunni dell’I.C. “Garibaldi” di Bari, presso la Biblioteca di quartiere “Don Bosco”. Alle ore 17.00 nella Sala San Giuseppe, con la moderazione dal caporedattore de” La Repubblica-Bari”, Domenico Castellaneta, si terrà l’incontro con don Luigi Ciotti, da tutti conosciuto per il suo impegno nella promozione della giustizia e di lotta contro le mafie. L’argomento che sarà affrontato è il seguente: “La famiglia educa alla giustizia e alla pace”. Per l’occasione saranno presenti, il Presidente della Regione, Michele Emiliano, il Sindaco di Bari, Antonio Decaro e il Questore di Bari, Carmine Esposito. Seguirà alle 19.00 la Santa Messa in onore di don Bosco, nella Chiesa del Redentore, presieduta da Don Luigi Ciotti.
Il direttore del Redentore, don Francesco Preite, afferma: “Tradurre oggi il sogno di don Bosco richiede molta concretezza e sinergia, preferendo i fatti alle parole. La presenza di don Ciotti ci motiva e ci incoraggia ad essere concreti ed attenti specialmente alle povertà giovanili e familiari e nell'impegno di contrasto ad ogni tipo di mafia. Troppi ragazzi sono lasciati soli esposti ai pericoli della strada, troppo spesso delinquono. Dove sono i genitori, dov'è la famiglia? Bisogna ripartire dalla famiglia e sostenerla perché in ogni ragazzo c'è un punto accessibile al bene, e l'educatore deve trovarlo e potenziarlo per il bene del ragazzo e della comunità”.
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