Carnevale Putignano, aspettando le sfilate tra musica e teatro

PUTIGNANO - L’edizione 623 del Carnevale di Putignano è anche musica. E per una giornata la musica non smetterà di suonare per ben 18 ore. Un esperimento tra cultura e attrazione. Un pianoforte messo in vetrina e undici pianisti che si alterneranno fino a concludere l’opera incredibile firmata da Erik Satie, Vexations, un unico motivo ripetuto 840 volte. L’inizio è previsto alle 9 del mattino del 6 gennaio a Putignano in via Garibaldi 42 e l’ultima nota dovrebbe essere suonata intorno alle 3 del mattino.

La prima esecuzione integrale dell’opera, composta nel 1893, risale al 9 settembre del 1963; fu realizzata dal compositore americano John Cage che si alternò alla tastiera con altri undici pianisti. Organizzando quest’esecuzione, Cage aveva «previsto tutto, salvo il fatto che, dopo quest’evento, la vita di chi vi aveva assistito sarebbe cambiata», come afferma in uno dei suoi scritti. Solo chi l’aveva vissuto, infatti, era in grado di misurare tutta la differenza che separa una simile idea dall’esperienza corrispondente.

E l’esperienza, nel 2017, si materializza anche a Putignano.

L'incontro di idee tra Augusta Dall'Arche, Gianni Lenoci e Cosimo Sgobba, mette insieme un team di pianisti composto da Augusta Dall'Arche, Gianni Lenoci, Stefano Scagliuso, Donatello D'Attoma, Andrea Loliva, Cosimo Sgobba, Alisia Leone, Mara Andriola, Gita Signorile, Daniele Bove, Nicolò Petrafesa, che realizzeranno  questa sorta di installazione sonora in un locale situato in un luogo di passaggio, che permetta visibilità al pianista e che favorisca la partecipazione libera da parte del pubblico, mettendolo in condizione di  decidere quando e per quanto tempo ascoltare.

Durante l’esecuzione verranno proiettati film  realizzati nei primi decenni del ‘900; l’artista Davide Curci elaborerà estemporaneamente, per l’intera durata della performance, un’opera pittorica; verranno creati percorsi olfattivi. Il pubblico sarà immerso in un’atmosfera di meditazione e ipnosi indotta dalla circolarità dell’esecuzione musicale e potrà, se vuole, esprimere, attraverso la pittura e la scrittura, le proprie suggestioni ed emozioni, in un luogo nel quale predisporsi, citando le parole di Satie «al massimo silenzio, con delle serie immobilità».  

Per rendere più completa ed incisiva questa esperienza culturale, per creare un rapporto con il territorio che la ospita e per consegnarla alla memoria, sarà realizzato un video che documenterà i diversi momenti, dalla preparazione all'impatto col pubblico, per creare una sorta di vexation di suoni, immagini, parole e colori.

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