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Il presidente si è impegnato a ricostruire l'America: "Oggi è una cerimonia storica, il potere viene trasferito da Washington a voi, agli americani".
Fermeremo i problemi degli Usa. E' la promessa solenne di Donald Trump, che ha assicurato: "Il mio giuramento è un alleanza con gli americani, guardiamo al futuro, da oggi verrà per prima solo l'America".
''Tutte le decisioni le prenderemo nell'interesse degli americani'', ''combattero' per voi, non vi lascero''. Trump ha assicurato che sotto la sua presidenza restituira' il sogno americano agli americani. "Il momento delle chiacchiere è finito, è l'ora di agire", ha sottolineato. 'Cancelleremo il radicalismo islamico dalla faccia delle Terra'.
Il grande giorno è finalmente arrivato. Oggi, 20 gennaio 2017, Donald Trump scrive ufficialmente una pagina nella storia dell'America. Il tycoon, il miliardario di New York, il magnate dell'immobiliare e star della reality tv, si presenterà a Capitol Hill per giurare su due bibbie e diventare il leader di un'America forse mai così spaccata ma che lui promette di unire. Perché come aveva twittato all'alba della vigilia citando il reverendo Franklin Graham, non è stato lui a dividerla, lo era "da molto tempo". Ma riuscirà a riunirla come ha promesso?
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Convinto che la sua squadra di governo abbia "il quoziente intellettivo più alto di sempre", come sostenuto a un pranzo ieri al Trump International Hotel - un luogo che si preannuncia una miniera di potenziali scandali. Sarà davvero così, o invece preverrà la tesi di chi lo attacca per la scarsa esperienza della sua squadra? Ai posteri l'ardua sentenza.