LECCE - Martedì 3 gennaio con una residenza di tre settimane parte da Lecce il progetto internazionale Theatrum Mundi. Un viaggio attraverso le performing arts d’Europa a cura di Astrà gali Teatro. Il progetto - unico finanziato nel Sud Italia nell'ambito di Creative Europe, programma dell'Unione Europea per i settori culturali - proseguirà sino a settembre con masterclass, incontri, eventi, attività di ricerca, promozione e formazione del pubblico per studiare il rapporto tra le tradizioni teatrali e la loro ridefinizione nell’ambito dei nuovi contesti contemporanei e si concluderà con la messa in scena di un inedito spettacolo multilingue diretto dal regista Fabio Tolledi. Theatrum Mundi è realizzato in partnership con l’Università Iuav di Venezia, l'Università nazionale e capodistriana di Atene, il Theatro tsi Zakynthos di Zante, la Fondazione olandese DW-RS, l'associazione francese "Maison d’Europe et d’Orient", il Centro Italiano dell'International Theatre Institute dell'Unesco e il network Xenia, con il supporto dell’ International Theatre Institute UNESCO
In questa prima fase il gruppo di artisti, ricercatori e professionisti lavoreranno insieme sino al 21 gennaio con una lunga serie di prove, incontri e attività rivolte al pubblico che si svolgeranno nella sede di Astragali, nelle scuole e approdando anche in alcune case private. Onur Uysal (Turchia), Peter Gaidarov (Bulgaria), Hamado Jean Baptiste Tiemtoré (Burkina Faso), Raphael Rodan (Olanda/Israele), Vita Mahalova (Lettonia), Clara Schwartzenberg, Aude Lorrillard e Laura Lutard (Francia), Patrick Bergamo (Scozia/Italia), Prodromos Mezopoulos e Evangelos Zapantiotis (Grecia) si confronteranno con Lenia Gadaleta, Simonetta Rotundo e Roberta Quarta (attrici di Astrà gali) e con gli esperti Dominique Dolmieu(regista del Théatre de Syldavie e direttore della Maison d’Europe et d’Orient, Francia), Takis Tzamargias (docente di teatro presso l’Università di Atene e regista teatrale), Enrico Pitozzi (docente presso DAMS Bologna e Università di Venezia), Roberto Tessari (docente DAMS Università di Torino).
Theatrum Mundi è un progetto internazionale, un percorso di attività teatrali e di ricerca sui mutamenti delle tradizioni teatrali e sulle specificità di questi cambiamenti all'interno dell’attuale contesto socio-culturale. Esiste una relazione tra la creazione di nuovi linguaggi artistici e la trasformazione della tradizione. L’Europa contiene in sé una grande varietà di pratiche artistiche connotate da interessanti elementi di metissage sociale, culturale e artistico, un’eredità che necessita di protezione e conoscenza. Il contatto e il confronto tra diverse pratiche teatrali può avere un grande impatto sull'innovazione delle metodologie. Uno straordinario caleidoscopio di forme artistiche che si avvicinano, grazie al lavoro svolto congiuntamente da maestri di diversa formazione, creando una reale connessione tra esse e i cambiamenti socio-culturali in atto. Nel corso di circa nove mesi il progetto prevede una serie di attività artistiche, che si basano sulla mobilità internazionale e sullo scambio di artisti ed opere, ed azioni di sviluppo del pubblico, che si combinano con la ricerca partecipata.
Dopo Lecce il progetto si sposterà ad Atene, Amsterdam, Parigi per tornare nel Salento a settembre per la residenza finale, una conferenza internazionale sui risultati della ricerca e delle attività , la presentazione della pubblicazione che raccoglierà i risultati della ricerca e la messa in scena dello spettacolo organizzata in collaborazione con la rete promozionale Xenia. Il lavoro in residenza è rivolto, infatti, alla preparazione di una produzione multilingue. Il plurilinguismo è uno strumento molto importante per esprimere il potenziale sincretico della diversità , dei processi di scambio, della ricchezza poetica delle lingue, espressione di memorie e culture interconnesse. L’attività di ricerca è condotta invece dal gruppo di lavoro scientifico coordinato dall'Università di Venezia e dall'Art and Speech Lab dell'Università di Atene, che raccoglierà materiali sulle diverse tradizioni e sulla loro attuale reinterpretazione. Il progetto sarà seguito attraverso una piattaforma multimediale progettata e realizzata da MultiMedia Lab-MeLa dell’Università di Venezia e confluirà in un video documentario con tutte le tappe.
In questa prima fase il gruppo di artisti, ricercatori e professionisti lavoreranno insieme sino al 21 gennaio con una lunga serie di prove, incontri e attività rivolte al pubblico che si svolgeranno nella sede di Astragali, nelle scuole e approdando anche in alcune case private. Onur Uysal (Turchia), Peter Gaidarov (Bulgaria), Hamado Jean Baptiste Tiemtoré (Burkina Faso), Raphael Rodan (Olanda/Israele), Vita Mahalova (Lettonia), Clara Schwartzenberg, Aude Lorrillard e Laura Lutard (Francia), Patrick Bergamo (Scozia/Italia), Prodromos Mezopoulos e Evangelos Zapantiotis (Grecia) si confronteranno con Lenia Gadaleta, Simonetta Rotundo e Roberta Quarta (attrici di Astrà gali) e con gli esperti Dominique Dolmieu(regista del Théatre de Syldavie e direttore della Maison d’Europe et d’Orient, Francia), Takis Tzamargias (docente di teatro presso l’Università di Atene e regista teatrale), Enrico Pitozzi (docente presso DAMS Bologna e Università di Venezia), Roberto Tessari (docente DAMS Università di Torino).
Theatrum Mundi è un progetto internazionale, un percorso di attività teatrali e di ricerca sui mutamenti delle tradizioni teatrali e sulle specificità di questi cambiamenti all'interno dell’attuale contesto socio-culturale. Esiste una relazione tra la creazione di nuovi linguaggi artistici e la trasformazione della tradizione. L’Europa contiene in sé una grande varietà di pratiche artistiche connotate da interessanti elementi di metissage sociale, culturale e artistico, un’eredità che necessita di protezione e conoscenza. Il contatto e il confronto tra diverse pratiche teatrali può avere un grande impatto sull'innovazione delle metodologie. Uno straordinario caleidoscopio di forme artistiche che si avvicinano, grazie al lavoro svolto congiuntamente da maestri di diversa formazione, creando una reale connessione tra esse e i cambiamenti socio-culturali in atto. Nel corso di circa nove mesi il progetto prevede una serie di attività artistiche, che si basano sulla mobilità internazionale e sullo scambio di artisti ed opere, ed azioni di sviluppo del pubblico, che si combinano con la ricerca partecipata.
Dopo Lecce il progetto si sposterà ad Atene, Amsterdam, Parigi per tornare nel Salento a settembre per la residenza finale, una conferenza internazionale sui risultati della ricerca e delle attività , la presentazione della pubblicazione che raccoglierà i risultati della ricerca e la messa in scena dello spettacolo organizzata in collaborazione con la rete promozionale Xenia. Il lavoro in residenza è rivolto, infatti, alla preparazione di una produzione multilingue. Il plurilinguismo è uno strumento molto importante per esprimere il potenziale sincretico della diversità , dei processi di scambio, della ricchezza poetica delle lingue, espressione di memorie e culture interconnesse. L’attività di ricerca è condotta invece dal gruppo di lavoro scientifico coordinato dall'Università di Venezia e dall'Art and Speech Lab dell'Università di Atene, che raccoglierà materiali sulle diverse tradizioni e sulla loro attuale reinterpretazione. Il progetto sarà seguito attraverso una piattaforma multimediale progettata e realizzata da MultiMedia Lab-MeLa dell’Università di Venezia e confluirà in un video documentario con tutte le tappe.