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Come "4.000 tir a pieno carico": questa la pressione esercitata dal fronte di distacco della slavina che si è abbattuta sull'hotel Rigopiano, che nella zona di accumulo pesa 120.000 tonnellate. Sono i dati dei Carabinieri forestali del servizio Meteomont.
"C'è ancora speranza". E' il mantra che continuano a ripetere i soccorritori. Ma la verità è che dopo il miracolo dell'altro ieri sull'albergo sommerso di neve è sceso di nuovo il silenzio. Gli ultimi quattro sopravvissuti, Francesca Bronzi, Giorgia Galassi, Vincenzo Forti e Giampaolo Matrone, sono stati estratti a notte fonda: ora sono 11 in totale gli scampati alla valanga.
Si lavora senza sosta nella ricerca dei dispersi all'hotel Rigopiano di Farindola, ai piedi del Gran Sasso, spazzato via da una slavina mercoledì. Il bilancio attuale è di 11 sopravvissuti (9 salvati e i primi due scampati) e di cinque vittime estratte dalle macerie, 23 dispersi.
I Vigili del Fuoco hanno riferito nelle ultime ore di avere "altri segnali da sotto la neve e le macerie, stiamo verificando. Potrebbero essere persone vive, ma anche le strutture dell'albergo che si muovono sotto il peso della neve".
Identificata tra le vittime Nadia Acconciamessa, la mamma del piccolo Edoardo Di Carlo, ricoverato in ospedale, e moglie di Sebastiano Di Carlo, ancora disperso. Lo ha confermato il direttore sanitario dell'ospedale di Pescara, Rossano Di Luzio, durante il bollettino sanitario. In corso il riconoscimento delle altre due salme arrivate oggi in ospedale.
Sale anche il bilancio delle vittime: sono cinque. I soccorritori hanno infatti trovato fra le macerie il corpo di una seconda donna, dopo quella individuata in precedenza.
Al momento sono una ventina i superstiti che sono ancora sotto le macerie - si trovano sotto ad un solaio - e i vigili del fuoco hanno più volte parlato con loro. Due elicotteri stanno per far scendere i medici e dare soccorso ai superstiti.
Il recupero è avvenuto in due momenti con due interventi: nel primo sono state estratte 6 persone, tre uomini, una donna e due bambini. Nel secondo altre due persone, che devono ancora essere identificate. Alcuni di loro sono già all'ospedale di Pescara. I soccorritori confidano di trovare altre persone vive.
I soccorritori hanno lavorato in condizioni a dir poco estreme per tutta la notte, alla ricerca della trentina di dispersi. Con le temperature ampiamente sotto lo zero, i soccorritori hanno lavorato grazie all'ausilio delle fotocellule ma a ritmi ridotti: non ci sono infatti le condizioni di sicurezza necessarie per operare in maniera massiccia e, dunque, si è preferito ridurre il numero degli uomini impegnati.
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Nel corso della notte le turbine e le ruspe hanno proseguito inoltre il lavoro per liberare la strada che sale all'hotel e consentire una migliore circolazione dei mezzi di soccorso.
L'hotel è stato travolto ieri da una valanga mentre ospitava almeno 22 persone più il personale. "ci sono tanti morti". A riferirlo all'ANSA Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l'albergo.
I soccorritori riferiscono che la slavina si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto.
Il personale dell'albergo e i clienti sarebbero dunque da oltre 48 ore sotto la neve e le macerie. "La valanga è immensa", confermano i soccorritori.
La valanga sarebbe venuta giù in un tratto boschivo e avrebbe investito auto, bestiame e parte dell'albergo. Alcune persone presenti nell'hotel sarebbero scese a valle per dare l'allarme, parlando dei dispersi. I testimoni hanno riferito di una valanga di inaudita forza per la zona.
L'hotel sarebbe in parte crollato e in parte sommerso dalla neve. Due persone che si trovavano all'esterno sono state messe in salvo: uno è in stato di ipotermia ed è stato trasferito in ospedale con un elicottero. Le sue condizioni sono definite serie, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita.
L'hotel è stato travolto ieri da una valanga mentre ospitava almeno 22 persone più il personale. "ci sono tanti morti". A riferirlo all'ANSA Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l'albergo.
I soccorritori riferiscono che la slavina si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto.
Il personale dell'albergo e i clienti sarebbero dunque da oltre 48 ore sotto la neve e le macerie. "La valanga è immensa", confermano i soccorritori.
La valanga sarebbe venuta giù in un tratto boschivo e avrebbe investito auto, bestiame e parte dell'albergo. Alcune persone presenti nell'hotel sarebbero scese a valle per dare l'allarme, parlando dei dispersi. I testimoni hanno riferito di una valanga di inaudita forza per la zona.
L'hotel sarebbe in parte crollato e in parte sommerso dalla neve. Due persone che si trovavano all'esterno sono state messe in salvo: uno è in stato di ipotermia ed è stato trasferito in ospedale con un elicottero. Le sue condizioni sono definite serie, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita.
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