BARI - Il presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, indignato con il presidente della Regione per come è stata gestita la Protezione Civile in Puglia.
"Presidente Emiliano - dichiara Zullo - basta chiacchiere e basta cantartela e suonartela da un pulpito privilegiato, come i social, con sciocchezze che nulla hanno a che vedere con i problemi reali della gente. Non basta mettere il proprio numero di cellulare sul tuo profilo Facebook per lavarti la coscienza di tue mancanze gravissime anche perché sui social non ci sono i tanti anziani rimasti isolati, i tanti pugliesi rimasti senza elettricità in borghi e Comuni irraggiungibili, le tante mamme che hanno finito le scorte di latte e pannolini per i loro bimbi e i tanti Sindaci e volontari che hanno ben altro da fare in questi giorni. Anche perché chi tenta di telefonarti o trova il tuo cellulare occupato per le tante telefonate di soccorso che stai ricevendo o si sentono dire “chiama il Sindaco o chiama i vigili urbani o chiama ….”. Tanto piacere verrebbe da dire!
Non è con Facebook o con Twitter - prosegue - che si governa ma con grande senso di responsabilità che in questa occasione ti è mancato. In vita mia, sia da ufficiale sanitario di un Comune, che da direttore sanitario di una ASL, ma anche da consigliere regionale non ho mai visto tanta faciloneria, assenza di programmazione, pianificazione e coordinamento degli interventi di Protezione Civile, mancanza di mezzi, ospedali irraggiungibili, dializzati abbandonati in occasione di nevicate. E non le ho viste nemmeno nel marzo del 1987 quando la nevicata copiosa quanto questa ci colpì per circa dieci giorni.
Vergogna! Sì vergogna Emiliano! Volevi essere il Sindaco di Puglia ma non sei stato capace di coordinarti con i Sindaci dei Comuni di Puglia lasciati soli, con gli eroici volontari dei Comuni nel mentre ti gonfi il petto vantandoti di essere il responsabile della Protezione civile.
Vergogna! Sì vergogna Emiliano! Hai nella tua Bari il Sindaco della Città Metropolitana al quale non sei stato capace di dire muoviti per liberare le strade provinciali", conclude Zullo.
"Presidente Emiliano - dichiara Zullo - basta chiacchiere e basta cantartela e suonartela da un pulpito privilegiato, come i social, con sciocchezze che nulla hanno a che vedere con i problemi reali della gente. Non basta mettere il proprio numero di cellulare sul tuo profilo Facebook per lavarti la coscienza di tue mancanze gravissime anche perché sui social non ci sono i tanti anziani rimasti isolati, i tanti pugliesi rimasti senza elettricità in borghi e Comuni irraggiungibili, le tante mamme che hanno finito le scorte di latte e pannolini per i loro bimbi e i tanti Sindaci e volontari che hanno ben altro da fare in questi giorni. Anche perché chi tenta di telefonarti o trova il tuo cellulare occupato per le tante telefonate di soccorso che stai ricevendo o si sentono dire “chiama il Sindaco o chiama i vigili urbani o chiama ….”. Tanto piacere verrebbe da dire!
Non è con Facebook o con Twitter - prosegue - che si governa ma con grande senso di responsabilità che in questa occasione ti è mancato. In vita mia, sia da ufficiale sanitario di un Comune, che da direttore sanitario di una ASL, ma anche da consigliere regionale non ho mai visto tanta faciloneria, assenza di programmazione, pianificazione e coordinamento degli interventi di Protezione Civile, mancanza di mezzi, ospedali irraggiungibili, dializzati abbandonati in occasione di nevicate. E non le ho viste nemmeno nel marzo del 1987 quando la nevicata copiosa quanto questa ci colpì per circa dieci giorni.
Vergogna! Sì vergogna Emiliano! Volevi essere il Sindaco di Puglia ma non sei stato capace di coordinarti con i Sindaci dei Comuni di Puglia lasciati soli, con gli eroici volontari dei Comuni nel mentre ti gonfi il petto vantandoti di essere il responsabile della Protezione civile.
Vergogna! Sì vergogna Emiliano! Hai nella tua Bari il Sindaco della Città Metropolitana al quale non sei stato capace di dire muoviti per liberare le strade provinciali", conclude Zullo.