MILANO (Reuters) - Con l'integrazione tra Essilor e Luxottica (MI:LUX), Leonardo Del Vecchio realizza "il sogno di una vita" attraverso la creazione di un colosso europeo dell'occhialeria che non intende perdere le sue radici nazionali.
Lo ha detto lo stesso fondatore del gruppo di Agordo parlando agli analisti dell'operazione annunciata questa mattina.
"La Luxottica di oggi, dopo le recenti riorganizzazioni e rifocalizzazioni strategiche, è un'azienda forte in ogni mercato, più semplice, efficiente e veloce nel prendere decisioni. Negli ultimi due anni ho lavorato duramente assieme ai miei collaboratori, anche adottando scelte coraggiose, per preparare l'azienda a cogliere ogni opportunità di crescita e innovazione e in particolare per essere pronta a questo appuntamento", ha dichiarato.
Dall'uscita, dopo dieci anni, dell'AD Andrea Guerra nel 2014, Del Vecchio ha cambiato diverse strutture di governance e vari manager fino ad assumere sempre più direttamente la gestione del gruppo e ritornare ufficialmente a un ruolo esecutivo nel 2016. L'obiettivo, ha più volte dichiarato, era portare una visione strategica innovativa, rapidità di esecuzione e semplicità organizzativa, anche se gli analisti non hanno nascosto in questi anni qualche perplessità
"Ancora una volta dimostriamo la capacità di guardare avanti, oltre i confini consolidati, e indirizzare l'evoluzione del settore a vantaggio dei nostri clienti e di tutti i consumatori", ha detto oggi Del Vecchio che di Luxottica ha circa il 62% e diventerà primo azionista della holding Essilor Luxottica con una quota tra il 31% e il 38% (ma diritti di voto limitati al 31%). "L'accordo con Essilor ci permette di accelerare la realizzazione del nostro modello integrato aggiungendo l'ultima componente alla nostra offerta e facendolo con il meglio disponibile sul mercato, con marchi e prodotti già apprezzati dai nostri clienti".
Infine, una rassicurazione sulla presenza di Luxottica in Italia, anche se l'accordo prevede il delising da Piazza Affari in seguito a un'offerta pubblica di scambio. "Voglio rassicurare fin d'ora che tutte le decisioni sono state prese nell'interesse comune delle due aziende, con l'obiettivo di creare un campione europeo che mantenga forti le sue radici nazionali. Continueremo ad investire in Italia e in Francia sviluppando le nostre eccellenze produttive, così come integreremo e potenzieremo assieme le nostre organizzazioni a livello internazionale".
Lo ha detto lo stesso fondatore del gruppo di Agordo parlando agli analisti dell'operazione annunciata questa mattina.
"La Luxottica di oggi, dopo le recenti riorganizzazioni e rifocalizzazioni strategiche, è un'azienda forte in ogni mercato, più semplice, efficiente e veloce nel prendere decisioni. Negli ultimi due anni ho lavorato duramente assieme ai miei collaboratori, anche adottando scelte coraggiose, per preparare l'azienda a cogliere ogni opportunità di crescita e innovazione e in particolare per essere pronta a questo appuntamento", ha dichiarato.
Dall'uscita, dopo dieci anni, dell'AD Andrea Guerra nel 2014, Del Vecchio ha cambiato diverse strutture di governance e vari manager fino ad assumere sempre più direttamente la gestione del gruppo e ritornare ufficialmente a un ruolo esecutivo nel 2016. L'obiettivo, ha più volte dichiarato, era portare una visione strategica innovativa, rapidità di esecuzione e semplicità organizzativa, anche se gli analisti non hanno nascosto in questi anni qualche perplessità
"Ancora una volta dimostriamo la capacità di guardare avanti, oltre i confini consolidati, e indirizzare l'evoluzione del settore a vantaggio dei nostri clienti e di tutti i consumatori", ha detto oggi Del Vecchio che di Luxottica ha circa il 62% e diventerà primo azionista della holding Essilor Luxottica con una quota tra il 31% e il 38% (ma diritti di voto limitati al 31%). "L'accordo con Essilor ci permette di accelerare la realizzazione del nostro modello integrato aggiungendo l'ultima componente alla nostra offerta e facendolo con il meglio disponibile sul mercato, con marchi e prodotti già apprezzati dai nostri clienti".
Infine, una rassicurazione sulla presenza di Luxottica in Italia, anche se l'accordo prevede il delising da Piazza Affari in seguito a un'offerta pubblica di scambio. "Voglio rassicurare fin d'ora che tutte le decisioni sono state prese nell'interesse comune delle due aziende, con l'obiettivo di creare un campione europeo che mantenga forti le sue radici nazionali. Continueremo ad investire in Italia e in Francia sviluppando le nostre eccellenze produttive, così come integreremo e potenzieremo assieme le nostre organizzazioni a livello internazionale".
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Economia