di MARIO CONTINO - Giovinazzo, culla dell'arte e della storia, perla sull'Adriatico, meta turistica d'eccellenza della Puglia, oggi si presenta sporca, incivile, priva di ogni buon senso.
A poche ore dall'inizio della raccolta differenziata, annunciata da amministrazione pubblica e gestori del servizio con grande anticipo e con differenti mezzi comunicativi, in modo tale da poter informare proprio tutti i cittadini dell'importante novità , il cattivo gusto ha preso il sopravvento sulla ragione.
Molti cittadini hanno pensato bene di riempire gli spazi, fino a poche ore fa destinati ai cassonetti per la raccolta della nettezza urbana, di sacchetti dell'immondizia, brutti da vedere, maleodoranti e certamente rifugio di roditori ed altri animali non proprio graditi (blatte ed insetti vari).
Una vera e propria emergenza, più culturale che sanitaria, perché non accettando l'innovazione strategica della raccolta differenziata, non collaborando alla sanificazione ambientale ed al risparmio pubblico, comportandosi dunque da villani scellerati e cafoni, si mette a repentaglio il futuro dei propri figli e nipoti, già compromesso in buona parte dagli errori del passato.
Non occorre puntare il dito sull'amministrazione pubblica, non occorre nascondersi dietro giochi politici e strumentalizzazioni varie, qui occorre tornare tutti con i piedi per terra ed organizzare non comizi elettorali ma lezioni pubbliche di civiltà e buon senso, che a quanto pare latitano, lasciando posto a maleducazione e prepotenza.
Giovinazzo rinasce ma i giovinazzesi sapranno tenere il passo? Non parole ma gesti, solo i gesti possono rispondere a questo interrogativo e la situazione che questa mattina si è palesata agli occhi di tutti non può trovare giustificazioni, poiché contro la maleducazione e l'ignoranza nessun partito politico o istituzione pubblica /privata possono chiudere gli occhi o, come si dice dalle nostre parti, fare orecchi da mercante.
Molti cittadini hanno pensato bene di riempire gli spazi, fino a poche ore fa destinati ai cassonetti per la raccolta della nettezza urbana, di sacchetti dell'immondizia, brutti da vedere, maleodoranti e certamente rifugio di roditori ed altri animali non proprio graditi (blatte ed insetti vari).
Una vera e propria emergenza, più culturale che sanitaria, perché non accettando l'innovazione strategica della raccolta differenziata, non collaborando alla sanificazione ambientale ed al risparmio pubblico, comportandosi dunque da villani scellerati e cafoni, si mette a repentaglio il futuro dei propri figli e nipoti, già compromesso in buona parte dagli errori del passato.
Non occorre puntare il dito sull'amministrazione pubblica, non occorre nascondersi dietro giochi politici e strumentalizzazioni varie, qui occorre tornare tutti con i piedi per terra ed organizzare non comizi elettorali ma lezioni pubbliche di civiltà e buon senso, che a quanto pare latitano, lasciando posto a maleducazione e prepotenza.
Giovinazzo rinasce ma i giovinazzesi sapranno tenere il passo? Non parole ma gesti, solo i gesti possono rispondere a questo interrogativo e la situazione che questa mattina si è palesata agli occhi di tutti non può trovare giustificazioni, poiché contro la maleducazione e l'ignoranza nessun partito politico o istituzione pubblica /privata possono chiudere gli occhi o, come si dice dalle nostre parti, fare orecchi da mercante.