di DONATO FORENZA - La Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari ha presentato nel Teatro Petruzzelli un nuovo e creativo “Schiaccianoci”, il balletto in due atti, su musica di Cajkovskij, con regia di Amedeo Amodio, solisti e corpo di ballo “Daniele Cipriani Entertainment” e con straordinarie coreografie.
In questo periodo “Schiaccianoci e il re dei topi”, la favola di E. Hoffmann, celebra due secoli dalla sua pubblicazione; il suo fascino notevole illumina valenze poliedriche di amore, amicizia e lealtà. Equilibrio armonico, colori dell’arcobaleno, dinamismo spaziale, fantasia e vena poetica si librano lievemente nell’animo degli spettatori. Lo spettacolo, articolato da circa 40 artisti di notevole livello, ha inteso anche rendere omaggio al decimo anniversario della scomparsa del creativo Luzzati, dotato di intensa vitalità professionale; infatti egli ha progettato splendide scenografie d’opera, di film e disegni animati.
La fiaba “Schiaccianoci” di Amodio/Luzzati costituisce, per Bari, un’occasione artistica unica, caratterizzata da genialità spazio – temporale connessa all’invenzione fluida di situazioni armoniche, per la variabilità dell’arco cromatico in simbiosi con una genialità di improvvisazioni drammaturgiche, e per la continuità della freschezza, che traspare da personaggi e azioni.Della fiaba fantastica Alexandre Dumas effettuò un adattamento; ad esso si ispirò il coreografo Marius Petipa, su musiche di Cajkovskij, avviando la realizzazione di balletti che rappresentano un riferimento nella storia della danza.
I variopinti costumi e le mirabili scene di Emanuele Luzzati, il teatro delle ombre (ideate dal Teatro Gioco Vita e realizzate dalla Compagnia “L’Asina sull’Isola”), il disegno luci di Marco Policastro, l’esecuzione musicale dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Petruzzelli, diretta da Alessandro Ferrari, e del coro del Petruzzelli (M° Fabrizio Cassi), sono stati i protagonisti della scena teatrale. Con la creatività di Hoffmann, Amodio è in armonia, realizzando quadri di magia e realtà. Il variopinto e dinamico palcoscenico di Amodio/Luzzati, è continuamente arricchito dalla diversità di ballerine con abiti multicolori, da Arlecchini, burattini, schiaccianoci che subiscono metamorfosi, l’ingenuità e l’elemento fiabesco dell’infanzia, trampolieri, maschere, topi, giocattoli, e poi si rileva eleganza che costruisce scenari attraenti la partecipazione del pubblico.
Le musiche di Cajkovskij, eseguite con perfezione dall’Orchestra del Teatro Petruzzelli, rendono memorabile la manifestazione, con vivissimi consensi del pubblico. La “Casa di Pulcinella”, con il direttore artistico Paolo Commentale, ha reso omaggio allestendo una mostra dedicata alle scene di Luzzati, nel foyer del Teatro Petruzzelli, durante il periodo delle rappresentazioni dello “Schiaccianoci”.
In questo periodo “Schiaccianoci e il re dei topi”, la favola di E. Hoffmann, celebra due secoli dalla sua pubblicazione; il suo fascino notevole illumina valenze poliedriche di amore, amicizia e lealtà. Equilibrio armonico, colori dell’arcobaleno, dinamismo spaziale, fantasia e vena poetica si librano lievemente nell’animo degli spettatori. Lo spettacolo, articolato da circa 40 artisti di notevole livello, ha inteso anche rendere omaggio al decimo anniversario della scomparsa del creativo Luzzati, dotato di intensa vitalità professionale; infatti egli ha progettato splendide scenografie d’opera, di film e disegni animati.
La fiaba “Schiaccianoci” di Amodio/Luzzati costituisce, per Bari, un’occasione artistica unica, caratterizzata da genialità spazio – temporale connessa all’invenzione fluida di situazioni armoniche, per la variabilità dell’arco cromatico in simbiosi con una genialità di improvvisazioni drammaturgiche, e per la continuità della freschezza, che traspare da personaggi e azioni.Della fiaba fantastica Alexandre Dumas effettuò un adattamento; ad esso si ispirò il coreografo Marius Petipa, su musiche di Cajkovskij, avviando la realizzazione di balletti che rappresentano un riferimento nella storia della danza.
I variopinti costumi e le mirabili scene di Emanuele Luzzati, il teatro delle ombre (ideate dal Teatro Gioco Vita e realizzate dalla Compagnia “L’Asina sull’Isola”), il disegno luci di Marco Policastro, l’esecuzione musicale dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Petruzzelli, diretta da Alessandro Ferrari, e del coro del Petruzzelli (M° Fabrizio Cassi), sono stati i protagonisti della scena teatrale. Con la creatività di Hoffmann, Amodio è in armonia, realizzando quadri di magia e realtà. Il variopinto e dinamico palcoscenico di Amodio/Luzzati, è continuamente arricchito dalla diversità di ballerine con abiti multicolori, da Arlecchini, burattini, schiaccianoci che subiscono metamorfosi, l’ingenuità e l’elemento fiabesco dell’infanzia, trampolieri, maschere, topi, giocattoli, e poi si rileva eleganza che costruisce scenari attraenti la partecipazione del pubblico.
Le musiche di Cajkovskij, eseguite con perfezione dall’Orchestra del Teatro Petruzzelli, rendono memorabile la manifestazione, con vivissimi consensi del pubblico. La “Casa di Pulcinella”, con il direttore artistico Paolo Commentale, ha reso omaggio allestendo una mostra dedicata alle scene di Luzzati, nel foyer del Teatro Petruzzelli, durante il periodo delle rappresentazioni dello “Schiaccianoci”.