di VITTORIO POLITO - Sabato 4 febbraio alle ore 18 presso la Libreria Campus, Via Toma 76, Bari, sarà presentato il romanzo di Alessandra Minervini “Overlove” (LiberAria Edizioni).
L’autrice aiuta le persone a scrivere, a raccontare storie, a inventare mondi e a realizzare qualche sogno: finire di scrivere una storia che libera da un sentimento troppo ingombrante; la pubblicazione di un romanzo o di un racconto; la conoscenza di compagni di viaggio con cui condividere l’ossessione della scrittura e della lettura. Ha una formazione in comunicazione di massa e in editoria (Laurea in Scienze della comunicazione a Siena, 2003); ha frequentato il Master biennale della Scuola Holden e il Corso Rai in sceneggiatura cinematografica e televisiva. Dopo diverse esperienze, oggi lavora come docente di scrittura e come consulente editoriale. Vive a Bari.
Overlove racconta l’amore partendo dalla sua fine, da ciò “che avanza da qualcosa, da tutto”. Anna sta con Carmine da tre anni. Carmine è sposato e ha una figlia. Anna no. Si prendono e si lasciano diverse volte in un tira e molla di passione e senso di colpa. Carmine è un sofisticato cantautore indipendente che tenta la carriera nazional-popolare per sbarcare il lunario. Passa le giornate rinchiuso nel suo studio di registrazione, alternando la fase creativa all’ossessione del controllo del peso. Rancoroso e frustrato, non ha il coraggio di cambiare vita. Fino a quando il cambiamento non glielo serve Anna su un piatto d’argento. Un pegno d’amore.
In una Puglia dai colori vivi e velata di un’ironica malinconia, Anna lascia Carmine. Fino al momento prima, niente sembra essere cambiato. Ben presto la mancanza diventa un sentimento ambiguo: non è dolore per qualcosa che non c’è più ma per qualcosa che è avanzato e non è abbastanza.
Intorno ai due protagonisti gravita la sgangherata umanità contemporanea: anaffettivi cronici, artisti egocentrici, goffi ipocondriaci, i nuovi ricchi dell’Est europeo e gli ex benestanti italiani minacciati dalla povertà borghese.
La scrittura di Alessandra Minervini procede per sottrazione e frammenti, gettando il lettore in un senso di dipendenza dal testo: ci si sente incastrati e procedendo nella lettura ci si ri-appropria di qualcosa. Di un amore, di una vita, di un desiderio, di se stessi. Della verità .
L’autrice aiuta le persone a scrivere, a raccontare storie, a inventare mondi e a realizzare qualche sogno: finire di scrivere una storia che libera da un sentimento troppo ingombrante; la pubblicazione di un romanzo o di un racconto; la conoscenza di compagni di viaggio con cui condividere l’ossessione della scrittura e della lettura. Ha una formazione in comunicazione di massa e in editoria (Laurea in Scienze della comunicazione a Siena, 2003); ha frequentato il Master biennale della Scuola Holden e il Corso Rai in sceneggiatura cinematografica e televisiva. Dopo diverse esperienze, oggi lavora come docente di scrittura e come consulente editoriale. Vive a Bari.
Overlove racconta l’amore partendo dalla sua fine, da ciò “che avanza da qualcosa, da tutto”. Anna sta con Carmine da tre anni. Carmine è sposato e ha una figlia. Anna no. Si prendono e si lasciano diverse volte in un tira e molla di passione e senso di colpa. Carmine è un sofisticato cantautore indipendente che tenta la carriera nazional-popolare per sbarcare il lunario. Passa le giornate rinchiuso nel suo studio di registrazione, alternando la fase creativa all’ossessione del controllo del peso. Rancoroso e frustrato, non ha il coraggio di cambiare vita. Fino a quando il cambiamento non glielo serve Anna su un piatto d’argento. Un pegno d’amore.
In una Puglia dai colori vivi e velata di un’ironica malinconia, Anna lascia Carmine. Fino al momento prima, niente sembra essere cambiato. Ben presto la mancanza diventa un sentimento ambiguo: non è dolore per qualcosa che non c’è più ma per qualcosa che è avanzato e non è abbastanza.
Intorno ai due protagonisti gravita la sgangherata umanità contemporanea: anaffettivi cronici, artisti egocentrici, goffi ipocondriaci, i nuovi ricchi dell’Est europeo e gli ex benestanti italiani minacciati dalla povertà borghese.
La scrittura di Alessandra Minervini procede per sottrazione e frammenti, gettando il lettore in un senso di dipendenza dal testo: ci si sente incastrati e procedendo nella lettura ci si ri-appropria di qualcosa. Di un amore, di una vita, di un desiderio, di se stessi. Della verità .