LIBRI. A Lecce presentazione ‘Spleen’ di Antonio Galati
LECCE - Si terrà martedì 10 gennaio 2017, alle ore 19, nella sede delle Officine Ergot presso Piazzetta Falconieri, 1/b a Lecce, la presentazione del libro ‘Spleen’ di Antonio Galati. Il volume, edito da Edizioni Città Futura, rappresenta l’esordio del giovane scrittore salentino nel campo letterario.
L’intero libro si fonda sulla parola ‘spleen’, derivata dal greco ‘splen’ e giunta ai giorni nostri grazie a Charles Baudelaure e ai suoi ‘Fleurs du Mal’. L’autore nel suo scritto utilizza questo termine per indicare la malinconia, la tristezza e quella voglia di non vivere che porta al desiderio e alla ricerca della felicità. Una nostalgia che Galati dimostra verso il secolo scorso, il Novecento, con quei valori morali che oggi sembrano essere poco considerati, contrapposto all’era attuale in cui nell’animo umano prevale un senso di disorientamento e solitudine. In un racconto in cui si sviluppano in maniera parallela situazioni presenti e passate, emerge un messaggio importante, quello di far rivivere quelle atmosfere di fratellanza, rispetto, semplicità e coesione indispensabili per il benessere dell’uomo e della società. L’autore è convinto, inoltre, che lo ‘spleen’ si nasconda in ogni persona, anche in quella che apparentemente sembra essere felice.
Antonio Galati, nato a Maglie, ha dimostrato sin dall’infanzia una certa propensione verso la letteratura e la musica. Nel 2004 ha iniziato a comporre poesie, risultando vincitore in diversi concorsi poetici nazionali tra cui il ‘Premio Valeria’ nel 2007. Dal 2013 ha cominciato a scrivere i primi racconti brevi, classificandosi al primo posto come vincitore assoluto della seconda edizione del concorso letterario ‘Salento Quante Storie’. Laureato in Lettere Moderne, ha svolto attività di studio Erasmus presso l’Universidade di Lisbona. ‘Spleen’ è il suo romanzo d’esordio.
Dialogherà con l’autore la giornalista Giovanna Ciracì, interverrà l’editore Maurizio Meo, faranno da sfondo all’evento le incursioni musicali di Federico Guido. Ingresso libero.
Per maggiori info:
www.edizionicittafutura.com
L’intero libro si fonda sulla parola ‘spleen’, derivata dal greco ‘splen’ e giunta ai giorni nostri grazie a Charles Baudelaure e ai suoi ‘Fleurs du Mal’. L’autore nel suo scritto utilizza questo termine per indicare la malinconia, la tristezza e quella voglia di non vivere che porta al desiderio e alla ricerca della felicità. Una nostalgia che Galati dimostra verso il secolo scorso, il Novecento, con quei valori morali che oggi sembrano essere poco considerati, contrapposto all’era attuale in cui nell’animo umano prevale un senso di disorientamento e solitudine. In un racconto in cui si sviluppano in maniera parallela situazioni presenti e passate, emerge un messaggio importante, quello di far rivivere quelle atmosfere di fratellanza, rispetto, semplicità e coesione indispensabili per il benessere dell’uomo e della società. L’autore è convinto, inoltre, che lo ‘spleen’ si nasconda in ogni persona, anche in quella che apparentemente sembra essere felice.
Antonio Galati, nato a Maglie, ha dimostrato sin dall’infanzia una certa propensione verso la letteratura e la musica. Nel 2004 ha iniziato a comporre poesie, risultando vincitore in diversi concorsi poetici nazionali tra cui il ‘Premio Valeria’ nel 2007. Dal 2013 ha cominciato a scrivere i primi racconti brevi, classificandosi al primo posto come vincitore assoluto della seconda edizione del concorso letterario ‘Salento Quante Storie’. Laureato in Lettere Moderne, ha svolto attività di studio Erasmus presso l’Universidade di Lisbona. ‘Spleen’ è il suo romanzo d’esordio.
Dialogherà con l’autore la giornalista Giovanna Ciracì, interverrà l’editore Maurizio Meo, faranno da sfondo all’evento le incursioni musicali di Federico Guido. Ingresso libero.
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www.edizionicittafutura.com