TARANTO - "Uno scenario apocalittico". Descrive così Marco Galante consigliere regionale del M5S le campagne nella zona occidentale della provincia di Taranto duramente colpita dall’ondata di gelo dei giorni scorsi.
Abbiamo chiesto al presidente Emiliano - prosegue il consigliere tarantino facendo riferimento alla visita pomeridiana del governatore nel comune di Ginosa - di passare subito dalle parole ai fatti. E’ necessario attivare immediatamente un tavolo di crisi regionale per una ricognizione puntuale dei danni all’agricoltura. Serve una risposta urgente per arrivare prima possibile a richiedere lo stato di calamità naturale”.
Nella giornata di ieri una delegazione del Movimento 5 Stelle composta dallo stesso Galante, dal sindaco di Ginosa Vito Parisi e al Delegato all’agricoltura Giorgio Acquasanta e dal deputato M5S Giuseppe D’Ambrosio, ha effettuato un sopralluogo per constatare lo stato delle zone rurali di Castellaneta, Ginosa e Laterza.
“Accompagnati da numerosi agricoltori e imprenditori della zona in lacrime – dichiara Marco Galante – abbiamo constatato gli enormi danni subiti in seguito a questa eccezionale ondata di maltempo.” Il consigliere cinquestelle racconta di strutture letteralmente crollate sotto il peso della neve ed enormi distese di raccolti di ortaggi di ogni tipo impietosamente bruciati dal ghiaccio e dalle rigidissime temperature di questi giorni. “Un vero e proprio disastro - prosegue Galante- per i cui effetti non vi è neanche la garanzia di ottenere risarcimenti da parte dello Stato”.
Il riconoscimento dello stato di calamità naturale da parte del Ministero delle Politiche agricole, infatti, implica azioni immediate solo in relazione alle questioni meramente fiscali, quali sospensioni di mutui e tributi per coloro che siano stati colpiti. Dopodiché vi sarà una ricognizione dei danni e un eventuale risarcimento sarà corrisposto, salvo apposite deroghe, solo per le strutture danneggiate e non anche per i prodotti andati persi.
“Questi ultimi - spiega Galante - possono essere risarciti solo nel caso fossero coperti da apposita assicurazione. In altri termini, al danno potrebbe seguire la beffa ai danni dei già martoriati agricoltori della zona per non parlare dei tanti lavoratori del comparto agricolo che rimarranno senza lavoro dopo questa emergenza”.
Abbiamo chiesto al presidente Emiliano - prosegue il consigliere tarantino facendo riferimento alla visita pomeridiana del governatore nel comune di Ginosa - di passare subito dalle parole ai fatti. E’ necessario attivare immediatamente un tavolo di crisi regionale per una ricognizione puntuale dei danni all’agricoltura. Serve una risposta urgente per arrivare prima possibile a richiedere lo stato di calamità naturale”.
Nella giornata di ieri una delegazione del Movimento 5 Stelle composta dallo stesso Galante, dal sindaco di Ginosa Vito Parisi e al Delegato all’agricoltura Giorgio Acquasanta e dal deputato M5S Giuseppe D’Ambrosio, ha effettuato un sopralluogo per constatare lo stato delle zone rurali di Castellaneta, Ginosa e Laterza.
“Accompagnati da numerosi agricoltori e imprenditori della zona in lacrime – dichiara Marco Galante – abbiamo constatato gli enormi danni subiti in seguito a questa eccezionale ondata di maltempo.” Il consigliere cinquestelle racconta di strutture letteralmente crollate sotto il peso della neve ed enormi distese di raccolti di ortaggi di ogni tipo impietosamente bruciati dal ghiaccio e dalle rigidissime temperature di questi giorni. “Un vero e proprio disastro - prosegue Galante- per i cui effetti non vi è neanche la garanzia di ottenere risarcimenti da parte dello Stato”.
Il riconoscimento dello stato di calamità naturale da parte del Ministero delle Politiche agricole, infatti, implica azioni immediate solo in relazione alle questioni meramente fiscali, quali sospensioni di mutui e tributi per coloro che siano stati colpiti. Dopodiché vi sarà una ricognizione dei danni e un eventuale risarcimento sarà corrisposto, salvo apposite deroghe, solo per le strutture danneggiate e non anche per i prodotti andati persi.
“Questi ultimi - spiega Galante - possono essere risarciti solo nel caso fossero coperti da apposita assicurazione. In altri termini, al danno potrebbe seguire la beffa ai danni dei già martoriati agricoltori della zona per non parlare dei tanti lavoratori del comparto agricolo che rimarranno senza lavoro dopo questa emergenza”.
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