BARI - Intervento del consigliere regionale Cosimo Borraccino, Presidente della II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia
“Natuzzi, si riapra degnamente la vertenza! I lavoratori della Natuzzi Spa hanno tutto il nostro sostegno, riteniamo che ciascun lavoratore non meriti questo trattamento. Dei 215 lavoratori licenziati, solo 32, in base all’Accordo quadro del 15 novembre 2016, sono stati ricollocati dall’azienda presso la New Co con condizioni strane. Infatti l’assunzione presso la New Co che i 32 lavoratori ex Natuzzi hanno accettato, non garantiva il lavoro, ma prospettava già a priori una collocazione in Cassa integrazione per un periodo di tempo non definito. Inoltre la stessa assunzione era formalmente subordinata alla transazione coatta di ogni contenzioso aperto con Natuzzi Spa. Dunque per i 183 ex dipendenti Natuzzi si trattava di accettare "obtorto collo" delle condizioni non proprio rassicuranti".
"Occorre subito trovare una soluzione per i 183 lavoratori. Mi spenderò assieme al mio partito, Sinistra Italiana, in favore di questi 183 sfruttati da un sistema economico perverso. Il nostro impegno non cesserà finchè non ci saranno le giuste rassicurazioni per questi uomini e queste donne, con delle clausole che rispettino la dignità di ciascun dipendente.
Si devono muovere tutte le istituzioni per lottare per il reintegro complessivo dei licenziati della Natuzzi Spa estendendo il Contratto di Solidarietà , attraverso l’innalzamento della riduzione media dell’orario di lavoro prevista negli accordi sottoscritti”, conclude.
“Natuzzi, si riapra degnamente la vertenza! I lavoratori della Natuzzi Spa hanno tutto il nostro sostegno, riteniamo che ciascun lavoratore non meriti questo trattamento. Dei 215 lavoratori licenziati, solo 32, in base all’Accordo quadro del 15 novembre 2016, sono stati ricollocati dall’azienda presso la New Co con condizioni strane. Infatti l’assunzione presso la New Co che i 32 lavoratori ex Natuzzi hanno accettato, non garantiva il lavoro, ma prospettava già a priori una collocazione in Cassa integrazione per un periodo di tempo non definito. Inoltre la stessa assunzione era formalmente subordinata alla transazione coatta di ogni contenzioso aperto con Natuzzi Spa. Dunque per i 183 ex dipendenti Natuzzi si trattava di accettare "obtorto collo" delle condizioni non proprio rassicuranti".
"Occorre subito trovare una soluzione per i 183 lavoratori. Mi spenderò assieme al mio partito, Sinistra Italiana, in favore di questi 183 sfruttati da un sistema economico perverso. Il nostro impegno non cesserà finchè non ci saranno le giuste rassicurazioni per questi uomini e queste donne, con delle clausole che rispettino la dignità di ciascun dipendente.
Si devono muovere tutte le istituzioni per lottare per il reintegro complessivo dei licenziati della Natuzzi Spa estendendo il Contratto di Solidarietà , attraverso l’innalzamento della riduzione media dell’orario di lavoro prevista negli accordi sottoscritti”, conclude.