SHOAH 2017. Passaggio di consegne tra 'Testimoni' e studenti di Alessano

di FRANCESCO GRECO. BIRKENAU (Repubblica Ceca) - Limitarsi a parlare di 6 milioni di ebrei uccisi mostrando montagne di cadaveri costituisce il modo peggiore di parlare di Shoah.

Occorre dare un nome alle vittime, come a tutti i protagonisti di questo evento, liberandoli dall’anonimato reificante delle statistiche e delle immagini più terrificanti e massificanti. Le persone di cui si parla devono tornare a essere persone; lavorare sulle microstorie di individui che confrontandosi con l'estremo sacrificio hanno fatto la Storia.

L’aspetto importante è che lo studente diventi consapevole che gli uomini e le donne che si accinge a studiare hanno avuto una storia personale che si è svolta prima, durante e, nel caso dei sopravvissuti, dopo la Shoah. “Ecco perché da diversi anni una delegazione del nostro Istituto - osserva la dirigente scolastica dell’Istituto Salvemini di Alessano, Lecce, Chiara Vantaggiato - partecipa al Treno della Memoria organizzato dall’Associazione Terra del fuoco. Per gli adolescenti di oggi, infatti, la memoria dell’Olocausto, deve essere coltivata attraverso la scuola e mediante iniziative significative”.

“Il viaggio a Birkenau e a Cracovia diventa pertanto - aggiunge la prof. Valeria Bisanti, curatrice del progetto - nel contempo un viaggio di comunità e un viaggio dentro l’umanità, dentro ciascuno dei partecipanti che ha bisogno di tempi lunghi e non della velocità cui sono abituati”.

“Gli alunni dell’Istituto – aggiunge il prof. Antonio Pantaleo, promotore dell’iniziativa I Testimoni di memoria - raccogliendo tutte le sollecitazioni offerte dallo Yad Vashem, il centro polivalente istituito dallo Stato di Israele nel 1953, con lo scopo specifico di conservare e divulgare la memoria della Shoah, darà vita, per la settimana a essa dedicata, a un gruppo di lavoro denominato i Testimoni della Memoria”. 

Un gruppo di studenti, opportunamente formati, oltre che dallo stesso prof. Pantaleo dai docenti Bisanti, Marra e Minerva, si occuperà di realizzare dei materiali, promuovere e sensibilizzare sugli aspetti metodologici e di approccio al tema, offrire un’analisi documentale. Il gruppo costituito riferirà alle diverse classi, seguendo un preciso schema, venerdì 27 gennaio.

I “Testimoni” allestiranno un laboratorio per una lezione di circa 40 minuti così suddivisa: a) fenomenologia della Shoah: studio e approccio al tema (15 minuti); b) sezione autoriale e condivisione e messa in discussione dei materiali, “linea diretta” con il gruppo de “Il Treno della Memoria” della prof. Bisanti (15 min.); c) analisi dei documenti (10 min.).

Per capire i meccanismi della “fabbrica della morte” e per ricordare le vittime che sono ancora lì tra le betulle e la neve di Birkenau e chiedono di non essere dimenticate.