(ANSA/AP) |
La Streep ha ricordato il cosmopolitismo del cinema, composto da tante persone non nate in Usa, "che se cacciate tutte non avremmo più nulla da guardare". Il discorso si è concluso con un affondo al tycoon, ricordando la sua presa in giro nei confronti di un giornalista disabile, durante la sua campagna elettorale: "Quando qualcuno approfitta della sua posizione di potere per bullizzare gli altri, si perde tutti".
Trump, che non ha visto la premiazione, ha dichiarato che non ha bullizzato nessuno e che la Streep è un'attrice sopravvalutata, seguace della Clinton che "ha perso di grosso".