Bari, Emiliano consegna appartamenti edilizia residenziale a S.Rita
BARI - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto oggi alla consegna di 42 nuovi alloggi popolari nel quartiere Santa Rita di Bari con il sindaco di Bari Antonio Decaro, con l’assessore all’Urbanistica Anna Maria Curcuruto e con l’amministratore unico di Arca Puglia Centrale, Giuseppe Zichella:
“Oggi è una bellissima giornata - ha dichiarato Emiliano - perché facciamo un’opera di comunità, il Noi qui sta prevalendo sull’Io, quando le cose si fanno tutti insieme, di solito riescono meglio.
Bari è una delle poche città italiane nelle quali negli ultimi anni sono stati costruiti alloggi popolari. Bari è stata inoltre una delle poche città con un piano-casa degno di questo nome, un lavoro che prosegue anche con l’amministrazione di Antonio Decaro. Abbiamo fatto uno sforzo anche urbanistico, ad esempio a Japigia, creando un mix di comunità per far venir meno il concetto stesso di quartieri popolari e di periferia".
I 42 alloggi sono stati costruiti in via Roccaporena e comprendono tre edifici con alloggi per disabili ai primi piani. Ospiteranno 164 cittadini. Gli appartamenti di circa 79 metri quadrati sono a norma della legge regionale “Norme per l’abitare sostenibile”, con tecniche costruttive per il risparmio energetico.
“Faccio i miei complimenti - ha proseguito Emiliano - al sindaco Decaro perché queste operazioni stanno proseguendo. Certo ci vuole tempo per fare le cose per bene e le cose vere. Non abbiamo mai fatto annunci, abbiamo sempre aspettato di finire il lavoro e di consegnarlo. Questi alloggi sono stati realizzati grazie anche agli sforzi di alcuni amministratori, come l’assessore Giannini, che si è battuto come un leone proprio su questo specifico immobile.
E dobbiamo ringraziare le persone che si sono fidate, hanno fatto le domanda a Iacp e Arca e hanno smesso di pensare che le case popolari siano assegnate dalla mafia o da delinquenti di sorta e si sono fidate dello Stato. Ringrazio infine i dirigenti dell’Arca che sanno che nelle città dove non c’è una programmazione per la casa, questo problema è gravissimo . E vedere la “gente che non conta niente”, come dico io, che ora ha una casa, vuol dire che ha contato moltissimo per noi. Restiamo dalla parte della gente che senza di noi non sarebbe neanche nominata”.
“Oggi è una bellissima giornata - ha dichiarato Emiliano - perché facciamo un’opera di comunità, il Noi qui sta prevalendo sull’Io, quando le cose si fanno tutti insieme, di solito riescono meglio.
Bari è una delle poche città italiane nelle quali negli ultimi anni sono stati costruiti alloggi popolari. Bari è stata inoltre una delle poche città con un piano-casa degno di questo nome, un lavoro che prosegue anche con l’amministrazione di Antonio Decaro. Abbiamo fatto uno sforzo anche urbanistico, ad esempio a Japigia, creando un mix di comunità per far venir meno il concetto stesso di quartieri popolari e di periferia".
I 42 alloggi sono stati costruiti in via Roccaporena e comprendono tre edifici con alloggi per disabili ai primi piani. Ospiteranno 164 cittadini. Gli appartamenti di circa 79 metri quadrati sono a norma della legge regionale “Norme per l’abitare sostenibile”, con tecniche costruttive per il risparmio energetico.
“Faccio i miei complimenti - ha proseguito Emiliano - al sindaco Decaro perché queste operazioni stanno proseguendo. Certo ci vuole tempo per fare le cose per bene e le cose vere. Non abbiamo mai fatto annunci, abbiamo sempre aspettato di finire il lavoro e di consegnarlo. Questi alloggi sono stati realizzati grazie anche agli sforzi di alcuni amministratori, come l’assessore Giannini, che si è battuto come un leone proprio su questo specifico immobile.
E dobbiamo ringraziare le persone che si sono fidate, hanno fatto le domanda a Iacp e Arca e hanno smesso di pensare che le case popolari siano assegnate dalla mafia o da delinquenti di sorta e si sono fidate dello Stato. Ringrazio infine i dirigenti dell’Arca che sanno che nelle città dove non c’è una programmazione per la casa, questo problema è gravissimo . E vedere la “gente che non conta niente”, come dico io, che ora ha una casa, vuol dire che ha contato moltissimo per noi. Restiamo dalla parte della gente che senza di noi non sarebbe neanche nominata”.