BARI - Sulla vicenda dei lavoratori della Casa Divina Provvidenza, si esprime la Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia, che scrive al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, mentre, con i colleghi Gianluca Bozzetti, Rosa Barone e Grazia Di Bari ha presentato un’interrogazione all’Assessore Regionale, Sebastiano Leo.
“Chiediamo che l’azienda ‘Universo Salute’ che ha presentato una proposta al MiSE - dichiarano i cinquestelle - fornisca tutte le garanzie scritte necessarie a garantire la piena tutela dei lavoratori, rendendo noto e condividendo con le istituzioni nazionali e regionali il Piano Industriale con i relativi impegni occupazionali e di investimento per i prossimi anni.
Senza questi documenti che siamo certi non ci saranno problemi a condividere, l’accordo sarebbe un vero e proprio salto nel buio, che il Ministro del Lavoro così come la Regione non possono permettere”.
L'intento, spiegano i cinquestelle, è di scongiurare il rischio che l’accordo sul trasferimento di ramo d’azienda si trasformi, nei fatti, in una vera e propria cessazione del rapporto di lavoro, con problemi anche sul TFR e conseguente rinuncia di alcuni dei diritti acquisiti come gli scatti di anzianità o il paventato articolo 18 che deve essere conservato, come promesso da Universo.
“Chiediamo dunque - proseguono - che al tavolo partecipi anche il Ministro del Lavoro e riteniamo assolutamente necessaria anche una partecipazione più attiva della Regione: al tavolo quindi partecipino anche l’assessorato e la task force scandalosamente assente fino ad ora. Non vorremmo doverci ritrovare tra due mesi i lavoratori in protesta sotto la Regione, in quel caso - concludono - sarebbe il presidente Emiliano in persona a doverne rispondere sia a loro che a noi. Siamo certi che istituzioni ed azienda collaboreranno per preservare gli interessi di tutti”.
“Chiediamo che l’azienda ‘Universo Salute’ che ha presentato una proposta al MiSE - dichiarano i cinquestelle - fornisca tutte le garanzie scritte necessarie a garantire la piena tutela dei lavoratori, rendendo noto e condividendo con le istituzioni nazionali e regionali il Piano Industriale con i relativi impegni occupazionali e di investimento per i prossimi anni.
Senza questi documenti che siamo certi non ci saranno problemi a condividere, l’accordo sarebbe un vero e proprio salto nel buio, che il Ministro del Lavoro così come la Regione non possono permettere”.
L'intento, spiegano i cinquestelle, è di scongiurare il rischio che l’accordo sul trasferimento di ramo d’azienda si trasformi, nei fatti, in una vera e propria cessazione del rapporto di lavoro, con problemi anche sul TFR e conseguente rinuncia di alcuni dei diritti acquisiti come gli scatti di anzianità o il paventato articolo 18 che deve essere conservato, come promesso da Universo.
“Chiediamo dunque - proseguono - che al tavolo partecipi anche il Ministro del Lavoro e riteniamo assolutamente necessaria anche una partecipazione più attiva della Regione: al tavolo quindi partecipino anche l’assessorato e la task force scandalosamente assente fino ad ora. Non vorremmo doverci ritrovare tra due mesi i lavoratori in protesta sotto la Regione, in quel caso - concludono - sarebbe il presidente Emiliano in persona a doverne rispondere sia a loro che a noi. Siamo certi che istituzioni ed azienda collaboreranno per preservare gli interessi di tutti”.