Il poliziotto, accusato anche di concorso in favoreggiamento della prostituzione, e il marocchino sono in carcere, i due funzionari agli arresti domiciliari, come l'italiana, accusata di sfruttamento della prostituzione, e l'albanese.
L'indagine è iniziata nel dicembre 2015, quando nell'ambito di un'altra inchiesta sono emersi contatti sospetti tra alcuni indagati e il poliziotto. Per gli investigatori, "il poliziotto e i funzionari avrebbero sistematicamente abusato delle loro funzioni agevolando pratiche in cambio di denaro, vestiti, schede telefoniche, cene, assunzioni di amici, visite mediche, spese gratis nei negozi".
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