BARI - “Dopo un lunghissimo periodo di sospensione, che indirettamente ha fatto aumentare il debito della CDP in maniera significativa, come tutti i contribuenti italiani, dai cittadini alle imprese, la Casa Divina Provvidenza ha ripreso il suo rapporto con gli enti impositori. Trattasi di un ritorno alla normalità”. Così l’avv. Bartolomeo Cozzoli, Commissario Straordinario della Casa della Divina Providenza.
“Tra arretrati e ordinario non è stato facile – continua Cozzoli - e non lo sarà in futuro, ma sono fiducioso che le azioni virtuose poste in essere negli ultimi tre anni siano sufficienti ad assicurare la possibilità di onorare tutti i debiti correnti senza significativi disequilibri nella gestione”. Nel mese di gennaio 2017, fanno sapere, il Commissario Straordinario della CDP ha effettuato pagamenti in favore di Erario, Inps, Regioni e Comuni per oltre 24 milioni di euro; di questi, più di un milione di euro sono stati versati complessivamente in favore dei Comuni di Bisceglie, Foggia e Potenza dove sono ubicate le sedi dell’Ente in Amministrazione Straordinaria. Dal 1° gennaio 2017, infatti, la norma che per circa 15 anni ha consentito alla Casa della Divina Provvidenza di sospendere il pagamento di imposte ed oneri previdenziali ha cessato di avere efficacia e, quest’anno, governo e Parlamento non hanno inteso prorogarla come in passato.
“Tra arretrati e ordinario non è stato facile – continua Cozzoli - e non lo sarà in futuro, ma sono fiducioso che le azioni virtuose poste in essere negli ultimi tre anni siano sufficienti ad assicurare la possibilità di onorare tutti i debiti correnti senza significativi disequilibri nella gestione”. Nel mese di gennaio 2017, fanno sapere, il Commissario Straordinario della CDP ha effettuato pagamenti in favore di Erario, Inps, Regioni e Comuni per oltre 24 milioni di euro; di questi, più di un milione di euro sono stati versati complessivamente in favore dei Comuni di Bisceglie, Foggia e Potenza dove sono ubicate le sedi dell’Ente in Amministrazione Straordinaria. Dal 1° gennaio 2017, infatti, la norma che per circa 15 anni ha consentito alla Casa della Divina Provvidenza di sospendere il pagamento di imposte ed oneri previdenziali ha cessato di avere efficacia e, quest’anno, governo e Parlamento non hanno inteso prorogarla come in passato.