di FREDERIC PASCALI - Il programma dell’ottava edizione e mezza, considerando il numero “0” del 2009, del Bari International Film Festival, con il nuovo presidente Margarethe von Trotta(il compianto Ettore Scola resta presidente onorario), anche quest’anno si preannuncia estremamente variegato.
Nella sezione “Cinema e Scienza”, patrocinata dal CNR(Centro Nazionale delle Ricerche) e dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), con la collaborazione dell’Università degli studi “Aldo Moro” e del Politecnico di Bari, nell’ambito del tributo dedicato al maestro Jacques Perrin, si proiettano sei pellicole di documentario di assoluta qualità divulgativa tra le quali spicca “Le Saisons”, girata da Perrin insieme a Jacques Cluzard nel 2015.
Nel concorso “Panorama Internazionale” sono già noti un paio dei 12 film della selezione finale: “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni e “Land of the Gods” di Goran Paskalievic. Il regista e sceneggiatore romano, alla sua terza prova di lungometraggio, propone una commedia di ricordi e di sentimenti e annovera tra i suoi protagonisti il regista Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano e Donatella Finocchiaro. Il suo collega serbo invece muove la sua storia in un villaggio alle pendici dell’Himalaya e si avvale delle interpretazioni di Victor Banerjee,Geetanajali Thapa e Raji Zutshi.
Nella principale delle sezioni riservate ai lungometraggi italiani nove esponenti del SNCCI, il Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici, attribuiranno i riconoscimenti ai migliori film nostrani selezionati da Felice Laudadio, il Direttore e ideatore del Bif&st. Nell’altra sezione, “ItaliaFilmFest/Opere prime e seconde”, tra i lavori in gara spiccano alcuni già noti al grande pubblico: “In guerra per amore” di Pif, “Smetto quando voglio2: Masterclass” di Sydney Sibilia, “Tommaso” di Kim Rossi Stuart e “La guerra dei cafoni” di Davide Barletti e Lorenzo Conte.
Per le “anteprime internazionali” del “serale” del Teatro Petruzzelli sono già “scritturati” “Le divan de Staline”, tratto dal romanzo di Jean-Daniel Baltassat, con l’esordio alla regia di Fanny Ardant e Gerard Depardieu nei panni del protagonista e l’americano “20th Century Women” di Mike Mills con Annette Bening ed Ellen Fanning tra le interpreti principali. A essi si affianca l’apertura del 22 aprile destinata al ritorno di Gianni Amelio con la sua “La tenerezza” e un cast di grande valore supportato da Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti e Greta Scacchi.
In conclusione,da non dimenticare la grande retrospettiva dedicata a Vittorio Gassman e Dino Risi che farà il paio con le consuete “lezioni di cinema”, confermata la presenza di Sabrina Ferilli il 25 aprile.
Nella sezione “Cinema e Scienza”, patrocinata dal CNR(Centro Nazionale delle Ricerche) e dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), con la collaborazione dell’Università degli studi “Aldo Moro” e del Politecnico di Bari, nell’ambito del tributo dedicato al maestro Jacques Perrin, si proiettano sei pellicole di documentario di assoluta qualità divulgativa tra le quali spicca “Le Saisons”, girata da Perrin insieme a Jacques Cluzard nel 2015.
Nel concorso “Panorama Internazionale” sono già noti un paio dei 12 film della selezione finale: “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni e “Land of the Gods” di Goran Paskalievic. Il regista e sceneggiatore romano, alla sua terza prova di lungometraggio, propone una commedia di ricordi e di sentimenti e annovera tra i suoi protagonisti il regista Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano e Donatella Finocchiaro. Il suo collega serbo invece muove la sua storia in un villaggio alle pendici dell’Himalaya e si avvale delle interpretazioni di Victor Banerjee,Geetanajali Thapa e Raji Zutshi.
Nella principale delle sezioni riservate ai lungometraggi italiani nove esponenti del SNCCI, il Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici, attribuiranno i riconoscimenti ai migliori film nostrani selezionati da Felice Laudadio, il Direttore e ideatore del Bif&st. Nell’altra sezione, “ItaliaFilmFest/Opere prime e seconde”, tra i lavori in gara spiccano alcuni già noti al grande pubblico: “In guerra per amore” di Pif, “Smetto quando voglio2: Masterclass” di Sydney Sibilia, “Tommaso” di Kim Rossi Stuart e “La guerra dei cafoni” di Davide Barletti e Lorenzo Conte.
Per le “anteprime internazionali” del “serale” del Teatro Petruzzelli sono già “scritturati” “Le divan de Staline”, tratto dal romanzo di Jean-Daniel Baltassat, con l’esordio alla regia di Fanny Ardant e Gerard Depardieu nei panni del protagonista e l’americano “20th Century Women” di Mike Mills con Annette Bening ed Ellen Fanning tra le interpreti principali. A essi si affianca l’apertura del 22 aprile destinata al ritorno di Gianni Amelio con la sua “La tenerezza” e un cast di grande valore supportato da Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti e Greta Scacchi.
In conclusione,da non dimenticare la grande retrospettiva dedicata a Vittorio Gassman e Dino Risi che farà il paio con le consuete “lezioni di cinema”, confermata la presenza di Sabrina Ferilli il 25 aprile.