LECCE - Svolta nel giallo di Gallipoli. La figlia di un pentito 43enne ex collaboratore di giustizia su cui si sono concentrate le attenzioni degli investigatori dopo il ritrovamento, nei giorni scorsi, di un cadavere nelle campagne di Gallipoli, ha riferito agli inquirenti, durante un interrogatorio, che ad uccidere l'uomo sarebbe stato suo padre. Secondo la donna, lo stesso uomo l'avrebbe anche costretta ad aiutarlo a nascondere il cadavere.
I resti, rinvenuti proprio dopo alla segnalazione della donna in un fusto di metallo sigillato con pietre e cemento, apparterrebbero a Khalid Lagraidi, di 41 anni, cittadino marocchino residente a Lecce, scomparso il 23 giugno scorso. Sulla sua scomparsa erano in corso indagini della questura di Lecce.
I resti, rinvenuti proprio dopo alla segnalazione della donna in un fusto di metallo sigillato con pietre e cemento, apparterrebbero a Khalid Lagraidi, di 41 anni, cittadino marocchino residente a Lecce, scomparso il 23 giugno scorso. Sulla sua scomparsa erano in corso indagini della questura di Lecce.