Ilva, Labriola: "Con Calenda Emiliano sostenga il riscatto di Taranto"
BARI - “Nelle prossime ore il presidente della Regione Emiliano incontrerà il ministro dello Sviluppo Economico Calenda, sul tavolo anche la questione Ilva, materia che negli ultimi mesi ha visto Roma e Bari su posizioni quanto meno apparentemente distanti. Emiliano, faccia una scelta netta di campo, e decida di stare una volta per tutte dalla parte della città ionica e dei suoi abitanti, sui quali si gioca irresponsabilmente da troppo tempo”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.
“Emiliano promuova una rifondazione dell’economia tarantina, con un progressivo ridimensionamento di Ilva, strada suggerita anche da un mercato che vede l’Italia sempre più ai margini nella produzione dell’acciaio – prosegue Labriola –. Si trovi il coraggio di investire sulle peculiarità di un territorio martoriato, puntando su agricoltura, pesca, turismo e cultura, ma non meno su un artigianato locale che ha interessanti potenzialità di crescita. Sempre meno Ilva, sempre più futuro, questo il teorema nel quale Emiliano deve dimostrare di credere, ponendo condizioni ad un governo nazionale che sa solo imporre dall’alto, senza ascoltare, nella realtà, la voce di chi da queste imposizioni è drammaticamente penalizzato”.
“Emiliano promuova una rifondazione dell’economia tarantina, con un progressivo ridimensionamento di Ilva, strada suggerita anche da un mercato che vede l’Italia sempre più ai margini nella produzione dell’acciaio – prosegue Labriola –. Si trovi il coraggio di investire sulle peculiarità di un territorio martoriato, puntando su agricoltura, pesca, turismo e cultura, ma non meno su un artigianato locale che ha interessanti potenzialità di crescita. Sempre meno Ilva, sempre più futuro, questo il teorema nel quale Emiliano deve dimostrare di credere, ponendo condizioni ad un governo nazionale che sa solo imporre dall’alto, senza ascoltare, nella realtà, la voce di chi da queste imposizioni è drammaticamente penalizzato”.