LECCE - Si è concluso nei giorni scorsi a Lecce un laboratorio musicale promosso dal Comune di Lecce e rivolto alle detenute della Casa circondariale di Borgo San Nicola. L'iniziativa è stata curata e direttao dalla professoressa Monica Terlizzi.
"La musica come processo educativo e di integrazione" – questo il titolo del laboratorio – è un progetto che ha presentato una prospettiva disciplinare dal carattere educativo straordinario nel sistema della giustizia, che oggi tende al recupero e alla risocializzazione in forme nuove ed originali. Per la prima volta il gruppo di detenute che ha animato il laboratorio ha realizzato il grande sogno di cantare; le detenute, infatti, si sono esibite con una band musicale diventando protagoniste per un pubblico speciale che ha assistito alla performance.
L’attività del laboratorio è servita a sottolineare e far emergere le profonde implicazioni delle funzioni musicali con l’affettività e l’ emotività attraverso un intervento didattico mirato a ristabilire nelle detenute valori, equilibri e sentimenti. ”La musica ci ha rese libere”, hanno detto in coro le protagonsit di questa iniziativa. Un’ occasione straordinaria per le detenute che hanno cantato e sono state accompagnate al pianoforte dalla professoressa Monica Terlizzi e alla batteria da Ginamarco Razzano, in una veste pop che ha scatenato emozioni e grande consenso.
A consentire l'ottima riuscita del laboratorio organizzato dal Comune di Lecce – sono stati la direttrice della Casa circondariale, Rita Russo, il vicedirettore Giuseppe Renna e l’educatrice Francesca Panzera che ha svolto una significativa attività di mediazione.
"La musica come processo educativo e di integrazione" – questo il titolo del laboratorio – è un progetto che ha presentato una prospettiva disciplinare dal carattere educativo straordinario nel sistema della giustizia, che oggi tende al recupero e alla risocializzazione in forme nuove ed originali. Per la prima volta il gruppo di detenute che ha animato il laboratorio ha realizzato il grande sogno di cantare; le detenute, infatti, si sono esibite con una band musicale diventando protagoniste per un pubblico speciale che ha assistito alla performance.
L’attività del laboratorio è servita a sottolineare e far emergere le profonde implicazioni delle funzioni musicali con l’affettività e l’ emotività attraverso un intervento didattico mirato a ristabilire nelle detenute valori, equilibri e sentimenti. ”La musica ci ha rese libere”, hanno detto in coro le protagonsit di questa iniziativa. Un’ occasione straordinaria per le detenute che hanno cantato e sono state accompagnate al pianoforte dalla professoressa Monica Terlizzi e alla batteria da Ginamarco Razzano, in una veste pop che ha scatenato emozioni e grande consenso.
A consentire l'ottima riuscita del laboratorio organizzato dal Comune di Lecce – sono stati la direttrice della Casa circondariale, Rita Russo, il vicedirettore Giuseppe Renna e l’educatrice Francesca Panzera che ha svolto una significativa attività di mediazione.