di NICOLA ZUCCARO - Il futuro dell'Acquedotto pugliese per il Movimento Cinque Stelle è uno solo: la ripubbblicizzazione in ente di diritto pubblico, così come è stato deciso dai pugliesi con il voto al referendum del 2011 che proponeva la 'privatizzazione' dell'acqua, anzichè confermarlo quale bene pubblico. E' quanto richiedono gli 8 consiglieri regionali della Puglia che, nel corso di una conferenza stampa convocata nella mattinata odierna, hanno tirato anche le somme in merito al destino di Aqp quale gestore del servizio idrico integrato fino al 31 dicembre 2018.
E in vista di questa scadenza, con dati alla mano, i pentastellati non hanno mancato di mostrare le contraddizioni del presidente Emiliano che, nonostante diverse promesse ed impegni non ha ancora istituito quel tavolo tecnico e paritetico - poichè composto da diversi soggetti - preposto a recepire, inizialmente, le istanze dei comitati promotori la ripubblicizzazione di Aqp.
E considerato il silenzio del Governo regionale, i Cinque stelle rilanceranno la necessità di istituirlo in occasione della prossima seduta del Consiglio regionale, convocata per martedì 7 febbraio, verificando allo stesso tempo - come anticipato al notes del Giornale di Puglia - la possibilità di istituire una Commissione speciale di indagine che faccia piena luce sulla gestione poco chiara e trasparente dell'Ente autonomo Acquedotto pugliese.
E in vista di questa scadenza, con dati alla mano, i pentastellati non hanno mancato di mostrare le contraddizioni del presidente Emiliano che, nonostante diverse promesse ed impegni non ha ancora istituito quel tavolo tecnico e paritetico - poichè composto da diversi soggetti - preposto a recepire, inizialmente, le istanze dei comitati promotori la ripubblicizzazione di Aqp.
E considerato il silenzio del Governo regionale, i Cinque stelle rilanceranno la necessità di istituirlo in occasione della prossima seduta del Consiglio regionale, convocata per martedì 7 febbraio, verificando allo stesso tempo - come anticipato al notes del Giornale di Puglia - la possibilità di istituire una Commissione speciale di indagine che faccia piena luce sulla gestione poco chiara e trasparente dell'Ente autonomo Acquedotto pugliese.