NAPOLI - Emergono nuovi dettagli dall'inchiesta sui furbetti del cartellino dell'ospedale Loreto Mare di Napoli. In pratica, il meccanismo di falsa attestazione delle presenze da parte di un gruppo di dipendenti dell'ospedale era così rodato da procedere 'in automatico', tanto da segnare al marcatempo - per errore - anche la presenza di chi era in ferie.
Un errore che poi costringeva uno degli indagati ad accedere illecitamente al sistema informatico, per correggere i dati. A sostenerlo - a L'Arena, su Rai Uno - il colonnello Vincenzo Maresca del Nas di Napoli, uno degli investigatori che ha coordinato l'inchiesta.
Nel frattempo nella giornata di domani il gip riprenderà gli interrogatori di garanzia dei 55 destinatari delle ordinanze agli arresti domiciliari. I primi sette indagati, sentiti sabato, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Un errore che poi costringeva uno degli indagati ad accedere illecitamente al sistema informatico, per correggere i dati. A sostenerlo - a L'Arena, su Rai Uno - il colonnello Vincenzo Maresca del Nas di Napoli, uno degli investigatori che ha coordinato l'inchiesta.
Nel frattempo nella giornata di domani il gip riprenderà gli interrogatori di garanzia dei 55 destinatari delle ordinanze agli arresti domiciliari. I primi sette indagati, sentiti sabato, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
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