di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - In Romania le proteste sociali contro la corruzione continuano dopo quasi una settimana dal decreto "salva-corrotti", voluto inizialmente dal Governo. Malgrado il ritiro del decreto, ritenuto dall'opposizione "ad personam" e che depenalizza vari tipi di infrazioni, garantendo il carcere per abuso d'ufficio solo per cifre sopra i 44mila euro, almeno 500.000 persone sono scese in piazza a Bucarest e nel resto del Paese per chiedere le dimissioni del premier Sorin Grindeanu, che ha dichiarato di non dimettersi per "soddisfare la piazza".