di LUIGI LAGUARAGNELLA - Il posticipo serale della ventitreesima giornata di serie A va oltre i conti della classifica. Juventus-Inter è d’alto vertice, soprattutto per le rinate speranze europee nerazzurre, ma per le rispettive tifoserie questa gara di ritorno è un vortice di tensione.
Allo Juventus Stadium non esiste una squadra più favorita dell’altra, nonostante le ventisette vittorie consecutive casalinghe dei campioni di Allegri. L’equilibrio è dato dai miglioramenti della squadra di Pioli che nel 2017 viaggia ai ritmi dei campioni d’Italia. Il rendimento dell’Inter è la conferma della qualità della sua rosa che non è da meno dei bianconeri. Proprio questa squadra, allora allenata da De Boer, è riuscita a battere la Juve nella gara di ritorno tenendo testa a Buffon e compagni.
Il derby d’Italia, quindi, va oltre gli interessi di classifica, anche perché i bianconeri, pur con lievi intoppi e prestazioni non eccellenti volano tranquilli al primo posto. Inoltre Allegri, tra le sue sperimentazioni, pare abbia trovato l’equilibrio, sfruttando proprio tutta la qualità dei suoi: Cuadrado, Dybala, Mandzukic dietro Higuan e supportati a centrocampo da Pjanic hanno dimostrato di poter giocare insieme, vincere e convincere. A quest’assetto juventino che ricorda tanto quello dell’Inter di Mourinho si oppone la squadra di Pioli con Perisic e Candreva a pungere sulle fasce e servire Icardi che quando vede bianconero riesce sempre a trovare il punto giusto dove colpire. Con Gagliardini in più a centrocampo che risulta essere sempre più indispensabile.
A Torino i nerazzurri arrivano dopo l’eliminazione dalla coppa Italia contro la Lazio. Sembra una sconfitta indolore per gli interisti che probabilmente stavano pensando ai preparativi per questa trasferta. Allegri non sa ancora se potrà avere a disposizione Barzagli e Marchisio, Pioli deve decidere se far partire titolare Ansaldi e uno tra Brozovic e Joao Mario.
Intanto la certezza è la vena realizzativa di Higuain e Icardi: sarà una gara a chi tra i due saprà sfruttare l’occasione migliore.
Allo Juventus Stadium non esiste una squadra più favorita dell’altra, nonostante le ventisette vittorie consecutive casalinghe dei campioni di Allegri. L’equilibrio è dato dai miglioramenti della squadra di Pioli che nel 2017 viaggia ai ritmi dei campioni d’Italia. Il rendimento dell’Inter è la conferma della qualità della sua rosa che non è da meno dei bianconeri. Proprio questa squadra, allora allenata da De Boer, è riuscita a battere la Juve nella gara di ritorno tenendo testa a Buffon e compagni.
Il derby d’Italia, quindi, va oltre gli interessi di classifica, anche perché i bianconeri, pur con lievi intoppi e prestazioni non eccellenti volano tranquilli al primo posto. Inoltre Allegri, tra le sue sperimentazioni, pare abbia trovato l’equilibrio, sfruttando proprio tutta la qualità dei suoi: Cuadrado, Dybala, Mandzukic dietro Higuan e supportati a centrocampo da Pjanic hanno dimostrato di poter giocare insieme, vincere e convincere. A quest’assetto juventino che ricorda tanto quello dell’Inter di Mourinho si oppone la squadra di Pioli con Perisic e Candreva a pungere sulle fasce e servire Icardi che quando vede bianconero riesce sempre a trovare il punto giusto dove colpire. Con Gagliardini in più a centrocampo che risulta essere sempre più indispensabile.
A Torino i nerazzurri arrivano dopo l’eliminazione dalla coppa Italia contro la Lazio. Sembra una sconfitta indolore per gli interisti che probabilmente stavano pensando ai preparativi per questa trasferta. Allegri non sa ancora se potrà avere a disposizione Barzagli e Marchisio, Pioli deve decidere se far partire titolare Ansaldi e uno tra Brozovic e Joao Mario.
Intanto la certezza è la vena realizzativa di Higuain e Icardi: sarà una gara a chi tra i due saprà sfruttare l’occasione migliore.
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