SERIE A. Juve, per superare un tenace Crotone bastano un super Mandzukic e il Pipita

(ANSA)
di ALESSANDRO NARDELLI - La pazienza è la virtù dei forti dice un vecchio detto, e deve pensarla così Massimiliano Allegri, che ha applicato alla lettera queste parole nella sua Juventus. La partita di ieri contro il Crotone, vinta per 0-2 con reti di Mandzukic al 60' e di Higuain al 74', è stata, forse una delle più brutte gare dell'anno, con i calabresi arroccati totalmente in difesa, da buona provinciale, conscia dei propri limiti, e i bianconeri all'assalto di Fort Cordaz, portiere avversario di scuola Inter, che a 34 anni è riuscito a trovare un posto fisso da titolare in Serie A, inanellando anche discrete prestazioni. Questa la fotografia di un match che ha visto scendere in campo una Juventus con il solito modulo 4-2-3-1, con la presenza dall'inizio di Dani Alves, al ritorno dal primo minuto dopo il grave infortunio che lo aveva fermato, sulla destra, di Rugani al centro della difesa, di Asamoah sulla sinistra, dell'acquisto di gennaio, l'ex genoano Rincon in mediana, e del talentino Pjaca, finalmente titolare, nei tre davanti in appoggio ad Higuain. Un giusto turnover per dare respiro ad una squadra che ha disputato e continuerà a farlo, tante e tante partite, tra campionato e coppe.

La gara ha visto, come già detto, la Vecchia Signora arrembante fin dai primi minuti, ma incapace di scardinare la difesa avversaria, ben disposta dal sorprendente Davide Nicola, un allenatore in cerca di riscatto dopo le delusioni in terra pugliese con il Bari. A lungo andare però Allegri ha trovato la chiave di volta per risolvere il match, dando a Dybala compiti quasi di regista avanzato, chiedendo lui di ritornare a centrocampo a prendere palla per far ripartire l'azione. In questo modo, i terzini, Dani Alves e Asamoah hanno così avuto la possibilità di giocare più larghi e di spingere sulle fasce di loro competenza. Proprio un passaggio di Dani Alves ha infatti dato il la all'azione del vantaggio della Madama.

Migliori in campo in assoluto gli attaccanti, Mandzukic e Higuain, con il primo schierato nell'inedita posizione di trequartista, ruolo che ha interpretato alla perfezione, con la solita prestazione generosa, che lo ha visto, tanto segnare il vantaggio bianconero, quanto ritornare in difesa per una chiusura da consumato difensore centrale. Non ci si stupisce più oramai della versatilità di "Super Mario", un uomo che ha avuto una trasformazione tattica repentina, alla quale si è adattato benissimo, e che, anzi, gli sta permettendo di dare il meglio di se, con compiti di recupero palla e, quando possibile, anche di finalizzazione. Anche Higuain ha trovato giovamento dal nuovo modulo, in quanto, il Pipita, da centravanti puro esalta il suo KILLER INSTINCT. Anche ieri, l'argentino ha aspettato l'occasione giusta per superare l'incerto Cordaz e realizzare la rete decisiva per chiudere il match, la sua nona segnatura delle ultime otto gare.