di LUIGI LAGUARAGNELLA - A San Siro la Roma comanda. Ributta indietro i sogni d’alta classifica dell’Inter confermando di essere più vicina al passo della Juve e non a quello delle altre avversarie che guarda dall’alto. Nel posticipo serale i giallorossi contro l’Inter vincono per 3-1 con assoluto merito: gli uomini di Spalletti sono reattivi, rapidi, sicuri dei propri schemi e delle indicazioni date dal loro allenatore.
I nerazzurri sono imbrigliati negli schemi degli ospiti. La dinamicità di Salah e Nainggolan destabilizza la qualità di Brozovic, Gagliardini e Perisic. Alle discese di Bruno Peres e agli spazi che ha creato Dzeko, la squadra di Pioli ha proposto troppo spesso lanci lunghi su cui Icardi non può far niente dinanzi alla stazza di Fazio.
La Roma passa già nel primo tempo. Nainggolansfodera un tiro ad effetto pregevole, dopo aver vinto un duello con Gagliardini. Il centrocampista giallorosso è il protagonista della gara: testardo, veloce, intelligente, aggressivo. E’ l’uomo ovunque. Il secondo gol arriva nel secondo tempo. Dopo una lunga cavalcata il tiro potente è imprendibile per Handanovic. Tra le due reti l’Inter ha provato a reagire, ma perdendosi in eccessivi individualismi Szczesny non corre grandi pericoli. Joao Mario ci va solo vicino, mentre Perisic è lontano molte volte dal gioco. La Roma, invece, continua ad essere padrona del campo e il tiro velenoso di Dzeko è intercettato da Handanovic.
Nel secondo tempo l’Inter appare un po’ più caparbia. Ci provano Candreva e Perisic, ma sono imprecisi. La Roma approfitta degli spazi e oltre alla seconda rete di Nainggolan, offendono con Salah e col rientrante Perotti. C’è un rigore che l’Inter potrebbe recriminare per fallo su Eder, sul risultato del 2-1. La rete di Icardi, rapace sul tiro in diagonale di Perisic, riaccende le speranze, ma dopo una ripartenza il fallo di Medel su Dzeko è da rigore che Perotti realizza.
La Roma espugna San Siro e ottiene adrenalina per provare almeno a preoccupare la Juve. L’Inter è ridimensionata, ma probabilmente il suo non può essere lo stesso campionato dei giallorossi.
I nerazzurri sono imbrigliati negli schemi degli ospiti. La dinamicità di Salah e Nainggolan destabilizza la qualità di Brozovic, Gagliardini e Perisic. Alle discese di Bruno Peres e agli spazi che ha creato Dzeko, la squadra di Pioli ha proposto troppo spesso lanci lunghi su cui Icardi non può far niente dinanzi alla stazza di Fazio.
La Roma passa già nel primo tempo. Nainggolansfodera un tiro ad effetto pregevole, dopo aver vinto un duello con Gagliardini. Il centrocampista giallorosso è il protagonista della gara: testardo, veloce, intelligente, aggressivo. E’ l’uomo ovunque. Il secondo gol arriva nel secondo tempo. Dopo una lunga cavalcata il tiro potente è imprendibile per Handanovic. Tra le due reti l’Inter ha provato a reagire, ma perdendosi in eccessivi individualismi Szczesny non corre grandi pericoli. Joao Mario ci va solo vicino, mentre Perisic è lontano molte volte dal gioco. La Roma, invece, continua ad essere padrona del campo e il tiro velenoso di Dzeko è intercettato da Handanovic.
Nel secondo tempo l’Inter appare un po’ più caparbia. Ci provano Candreva e Perisic, ma sono imprecisi. La Roma approfitta degli spazi e oltre alla seconda rete di Nainggolan, offendono con Salah e col rientrante Perotti. C’è un rigore che l’Inter potrebbe recriminare per fallo su Eder, sul risultato del 2-1. La rete di Icardi, rapace sul tiro in diagonale di Perisic, riaccende le speranze, ma dopo una ripartenza il fallo di Medel su Dzeko è da rigore che Perotti realizza.
La Roma espugna San Siro e ottiene adrenalina per provare almeno a preoccupare la Juve. L’Inter è ridimensionata, ma probabilmente il suo non può essere lo stesso campionato dei giallorossi.
Tags
Sport