BARI - “L’asta per la cessione dell’Ilva potrebbe saltare per mancata presentazione di offerte vincolanti o potrebbe addirittura essere invalidata per motivi giuridici. Uno scenario, quello paventato nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, tutt’altro che remoto. A mettere a rischio l’operazione, stando a quanto riferito dal quotidiano di Confindustria, sarebbe il nodo relativo alla difformità del decreto del ministero dell’Ambiente rispetto alla legge sull’Ilva, in relazione alle tempistiche dei lavori per l’ambientalizzazione e alla portata della produzione. Se è vero che un decreto ministeriale non può porsi al di sopra di una legge nazionale, il rischio di un ‘tutto da rifare’ è dietro l’angolo. Ci troviamo di fronte ad una situazione che rischia di essere paradossale. Che la cessione dell’Ilva non sia un gioco da ragazzi è risaputo, ma le difficoltà , che hanno portato anche allo slittamento della scadenza della presentazione delle offerte, avvenuto su richiesta di proroga da parte delle cordate in gara, potrebbero essere insormontabili. Di fronte a tutto questo, il governo irresponsabilmente tace”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.
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