di NICOLA ZUCCARO - Erano le 3.36 del 24 agosto 2016 quando la prima scossa di terremoto con epicentro Amatrice ed altre località dell'Italia centrale allertò il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari.
In quella drammatica nottata alla struttura barese spettò il difficoltoso compito di coordinare i soccorsi poichè - secondo un turno prestabilito - in osservanza al temporaneo affidamento dell''allarme rosso', ovvero di quell'elevato livello di intervento riguardante l'intero territorio nazionale. A rivelarlo a distanza di circa 8 mesi dal violenti Sisma è stato Lorenzo De Napoli, caporeparto dei Vigili del Fuoco, in occasione della presentazione dell'antologia '100 voci per Amatrice' tenutasi stamane presso l'Aula del Consiglio regionale della Puglia.
Il Comando provinciale di Bari - come ha rivelato De Napoli - fu impegnato per 4 giorni continuativi di lavoro, al fine di riportare l'emergenza ad un livello più basso rispetto a quello iniziale.
In quella drammatica nottata alla struttura barese spettò il difficoltoso compito di coordinare i soccorsi poichè - secondo un turno prestabilito - in osservanza al temporaneo affidamento dell''allarme rosso', ovvero di quell'elevato livello di intervento riguardante l'intero territorio nazionale. A rivelarlo a distanza di circa 8 mesi dal violenti Sisma è stato Lorenzo De Napoli, caporeparto dei Vigili del Fuoco, in occasione della presentazione dell'antologia '100 voci per Amatrice' tenutasi stamane presso l'Aula del Consiglio regionale della Puglia.
Il Comando provinciale di Bari - come ha rivelato De Napoli - fu impegnato per 4 giorni continuativi di lavoro, al fine di riportare l'emergenza ad un livello più basso rispetto a quello iniziale.