di VITTORIO POLITO - Giovedì 30 marzo, presso il Circolo Unione di Bari, presieduto da Giacomo Tomasicchio, Felice Alloggio, commediografo e regista, insieme all’attrice Cristina Angiuli della Compagnia Teatrale “Il vello d’oro”, e alla cantante solista e danzatrice di pizzica, Betty Lusito, cresciuta artisticamente presso il Teatro Abeliano di Bari, e Pino Petrella, Maestro di chitarra barocca e tiorba (strumento musicale rinascimentale enorme in altezza e con molte corde che produce suoni meravigliosi). Pino Petrella, figlio d’arte, esperto di musica popolare che pizzica le corde dei suoi strumenti rinascimentali, affascinando il pubblico e infondendo intense emozioni, interpreteranno il recital “Quanne Zeùsse passò da Bare”.
Il recital comprende la lettura di tre racconti comico-satirici scritti in dialetto barese da Felice Alloggio e così intitolati: “Dionigge, u figghie barèse de Zeùsse”, racconto vincitore del primo premio della Piedigrotta barese del 2013, “Dionigge, mèste Scanìne e la tièdde de patàne ris’e cozze”, “U conglàve de le Dè e la vendètte de Giunòne”.
Ovviamente il dialetto barese, che è un formidabile strumento dotato di valenze inimmaginabili, fa la parte del leone nelle commedie. Il dialetto barese, com’è noto, è dotato di espressività non riscontrabili nelle commedie in lingua. “I dialetti in genere - ricorda Franz Falanga - hanno delle nicchie nascoste nelle quali si annidano strumenti espressivi di grande eccellenza, che difficilmente si possono rintracciare frugando nelle caratteristiche, le più remote del lessico italiano”.
L’autore immagina che oltre 2000 anni fa, gli dei dell’Olimpo siano scesi a Bari, determinando da quel momento molte delle attuali tradizioni popolari baresi come quella gastronomica del consumo del cosiddetto “crudo di mare”, e della famosa “tiedde”, (tiella di patate riso e cozze), come quella poetica e musicale per la folta produzione di liriche dialettali dei diversi artisti baresi, ed ancora, quella del culto dell’amore dovuto alla dea Venere. A proposito del “crudo”, recentemente è nata a Bari l’Accademia del Mare, per iniziativa di un medico con la passione del mare.
I racconti che l’autore Felice Alloggio ha scritto sono venti, e uno di questi, intitolato “Dionigge, u figghie barèse de Zeùsse”, ha vinto il Primo Premio – Sezione racconti dedicato ad Alfredo Giovine della Piedigrotta Barese nel 2013.
Le fantastiche storie scritte in dialetto barese con la traduzione a fronte in lingua italiana, che si prestano anche a letture ed interpretazioni teatrali e di Cabaret, saranno presto pubblicate.
Il supporto tecnico è affidato ad Aldo Fornarelli.
Si accede per invito.
Il recital comprende la lettura di tre racconti comico-satirici scritti in dialetto barese da Felice Alloggio e così intitolati: “Dionigge, u figghie barèse de Zeùsse”, racconto vincitore del primo premio della Piedigrotta barese del 2013, “Dionigge, mèste Scanìne e la tièdde de patàne ris’e cozze”, “U conglàve de le Dè e la vendètte de Giunòne”.
Ovviamente il dialetto barese, che è un formidabile strumento dotato di valenze inimmaginabili, fa la parte del leone nelle commedie. Il dialetto barese, com’è noto, è dotato di espressività non riscontrabili nelle commedie in lingua. “I dialetti in genere - ricorda Franz Falanga - hanno delle nicchie nascoste nelle quali si annidano strumenti espressivi di grande eccellenza, che difficilmente si possono rintracciare frugando nelle caratteristiche, le più remote del lessico italiano”.
L’autore immagina che oltre 2000 anni fa, gli dei dell’Olimpo siano scesi a Bari, determinando da quel momento molte delle attuali tradizioni popolari baresi come quella gastronomica del consumo del cosiddetto “crudo di mare”, e della famosa “tiedde”, (tiella di patate riso e cozze), come quella poetica e musicale per la folta produzione di liriche dialettali dei diversi artisti baresi, ed ancora, quella del culto dell’amore dovuto alla dea Venere. A proposito del “crudo”, recentemente è nata a Bari l’Accademia del Mare, per iniziativa di un medico con la passione del mare.
I racconti che l’autore Felice Alloggio ha scritto sono venti, e uno di questi, intitolato “Dionigge, u figghie barèse de Zeùsse”, ha vinto il Primo Premio – Sezione racconti dedicato ad Alfredo Giovine della Piedigrotta Barese nel 2013.
Le fantastiche storie scritte in dialetto barese con la traduzione a fronte in lingua italiana, che si prestano anche a letture ed interpretazioni teatrali e di Cabaret, saranno presto pubblicate.
Il supporto tecnico è affidato ad Aldo Fornarelli.
Si accede per invito.