di PIERO CHIMENTI - Avrebbe confessato il legale 50enne che ha ucciso un suo cliente a colpi di pistola. L'indagato, che si trova in carcere, ha confessato al fianco del suo legale Pasquale Annicchiarico, raccontando ai carabinieri di essere stato più volte minacciato dalla vittima per questioni legate ad una causa pendente.
Durante l'interrogatorio il professionista ha consegnato ai carabinieri il suo cellulare su cui ci sarebbero gli sms di minaccia inviati dalla vittima. La pistola usata, una calibro 9x21 era regolarmente detenuta ma l'avvocato era autorizzato, ai fini sportivi, a tenerla solo presso la sua abitazione.
I fatti si sono verificati all'interno dello studio legale in cui, a quanto ricostruito, i due avevano fissato un appuntamento per discutere di una vecchia causa civile per un risarcimento, ancora pendente dinanzi al Tribunale di Brindisi.
Gli spari sono stati esplosi ieri ad Oria nello studio del professionista, quando all'interno c'erano anche due suoi colleghi.
All'arrivo dei carabinieri l'omicida è stato arrestato ed accompagnato in caserma, per cercare di far luce sul movente.
Durante l'interrogatorio il professionista ha consegnato ai carabinieri il suo cellulare su cui ci sarebbero gli sms di minaccia inviati dalla vittima. La pistola usata, una calibro 9x21 era regolarmente detenuta ma l'avvocato era autorizzato, ai fini sportivi, a tenerla solo presso la sua abitazione.
I fatti si sono verificati all'interno dello studio legale in cui, a quanto ricostruito, i due avevano fissato un appuntamento per discutere di una vecchia causa civile per un risarcimento, ancora pendente dinanzi al Tribunale di Brindisi.
Gli spari sono stati esplosi ieri ad Oria nello studio del professionista, quando all'interno c'erano anche due suoi colleghi.
All'arrivo dei carabinieri l'omicida è stato arrestato ed accompagnato in caserma, per cercare di far luce sul movente.