BARI - “La battaglia del sindaco di Bari, Antonio Decaro, sul treno diretto Bari-Roma dovrebbe essere valutata dalla Giunta regionale perché, oltre a tradursi nei fatti in un bluff, visti i tempi di percorrenza dei mezzi che saranno utilizzati, è comunque sintomatica di una volontà egemonizzatrice del capoluogo, mentre ci sono territori che hanno ancora infrastrutture vetuste e servizi scarsi”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“In questa partita – prosegue - il sindaco di Bari gioca da attaccante, ma dimentica il suo incarico di presidente dell’Anci, ovvero dell’Associazione che dovrebbe rappresentare tutti i Comuni. Una carica che richiederebbe un impegno per il miglioramento dei servizi in generale. Tagliare le tratte intermedie, in particolare Foggia, sarà una beffa per i cittadini della Capitanata, ma anche per gli stessi baresi! Già, perché quei minuti risparmiati per l’assenza delle fermate saranno ricompensati dalla lentezza di percorrenza dei nuovi mezzi che correranno sulla tratta diretta. Una amara sorpresa anche per i cittadini di Bari, a cui qualcuno sta vendendo evidentemente un’illusione. Il che danneggia tutti i pugliesi, perché c’è bisogno di un dibattito e di una visione della mobilità regionale ad ampio raggio. Da Lecce –conclude Gatta - a Foggia, che nel frattempo, tanto per rinfrescare le idee a chi è distratto da altre vicende, attende ancora risposte concrete sull’aeroporto Gino Lisa, nel mentre sono stati spesi circa sedici milioni di euro per l’ampliamento dell’aeroporto di Bari”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“In questa partita – prosegue - il sindaco di Bari gioca da attaccante, ma dimentica il suo incarico di presidente dell’Anci, ovvero dell’Associazione che dovrebbe rappresentare tutti i Comuni. Una carica che richiederebbe un impegno per il miglioramento dei servizi in generale. Tagliare le tratte intermedie, in particolare Foggia, sarà una beffa per i cittadini della Capitanata, ma anche per gli stessi baresi! Già, perché quei minuti risparmiati per l’assenza delle fermate saranno ricompensati dalla lentezza di percorrenza dei nuovi mezzi che correranno sulla tratta diretta. Una amara sorpresa anche per i cittadini di Bari, a cui qualcuno sta vendendo evidentemente un’illusione. Il che danneggia tutti i pugliesi, perché c’è bisogno di un dibattito e di una visione della mobilità regionale ad ampio raggio. Da Lecce –conclude Gatta - a Foggia, che nel frattempo, tanto per rinfrescare le idee a chi è distratto da altre vicende, attende ancora risposte concrete sull’aeroporto Gino Lisa, nel mentre sono stati spesi circa sedici milioni di euro per l’ampliamento dell’aeroporto di Bari”.