LECCE - E’ stata presentata oggi a Roma, nella sede di rappresentanza della Regione Puglia, l’edizione 2017 del Festival del Cinema Europeo che si terrà a Lecce dal 3 all’8 aprile 2017.
Per la Regione Puglia hanno partecipato il presidente Michele Emiliano e l’assessore alla Cultura e Turismo, Loredana Capone. “Un festival – ha detto Emiliano durante il saluto – che è cresciuto tra le pietre, con la forza dei nostri ulivi e l'intelligenza di costruire legami con il resto del mondo. Un festival che è un po' la metafora della Puglia. Quello di Lecce è un festival europeo che però ribadisce che l'Italia ha ancora un'identità culturale, un suo modo di rapportarsi al mondo, perché "non è vero che tutto è caduto in una confusione generale che assomiglia alla Torre di Babele".
“Questo è un festival – ha dichiarato l’assessore Capone - che, come annuncia il suo titolo ha anche una vocazione geografica, preziosissima in tempi in cui il concetto stesso di Europa viene messo in crisi.
Una crisi che il cinema ha raccontato contribuendo a farci scoprire che c'è un sentimento europeo che va oltre la crisi delle sue istituzioni e che sarà immortale perché affonda le sue radici nella cultura e nell'arte.
I film in concorso, le sezioni a tema, i numerosi ospiti, le iniziative collaterali, il consolidato rapporto con il Centro Sperimentale di Cinematografia e con le tante organizzazioni del cinema, dei critici e degli autori, il bellissimo rapporto con la famiglia Verdone, fanno del festival e di Lecce un luogo imprescindibile del cinema italiano ed europeo. E’ un vero hub che si mette in rapporto con una rete di altri 5 festival e con il film fund di Afc, recentemente incrementato a 5 milioni di euro e non un festival vetrina.
E non vogliamo immaginare un festival come una parentesi bella quanto breve. Il Cinelab, dedicato a Giuseppe Bertolucci, recentemente inaugurato presso il Cineporto di Lecce è pensato proprio per capitalizzare le enormi energie investite nella organizzazione di un festival e gestirne la ricaduta sul pubblico e sulla città in un arco temporale più ampio”.
Il festival partirà con l’omaggio ai 50 anni della scomparsa di Totò. Ci saranno tre protagonisti del cinema italiano come Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea e Citto Maselli. E tre del cinema internazionale, tra Nuri Bilge nella masterclass condotta da Ferzan Ozpetek, Agnieska Hollan e Stephen Frears. con 12 film in concorso per l’Ulivo d’oro in palio, una sezione dedicata alla commedia e quella del cinema e realtà, mostre, incontri, i corti del Premio Emidio Greco e il settimo premio “Mario Verdone”, nei 100 anni della nascita del critico.
I finalisti sono stati annunciati oggi dai figli Carlo e Luca Verdone, presenti alla conferenza stampa.
Saranno gli esordienti Marco Danieli per “La ragazza del mondo”, Fabio Quaglione e Fabio Resinaro per “Mine”, Michele Vannucci per “Il grande sogno”. Menzione speciale a Gabriele Mainetti per “Lo chiamavano Jeeg Robot”.
Per la Regione Puglia hanno partecipato il presidente Michele Emiliano e l’assessore alla Cultura e Turismo, Loredana Capone. “Un festival – ha detto Emiliano durante il saluto – che è cresciuto tra le pietre, con la forza dei nostri ulivi e l'intelligenza di costruire legami con il resto del mondo. Un festival che è un po' la metafora della Puglia. Quello di Lecce è un festival europeo che però ribadisce che l'Italia ha ancora un'identità culturale, un suo modo di rapportarsi al mondo, perché "non è vero che tutto è caduto in una confusione generale che assomiglia alla Torre di Babele".
“Questo è un festival – ha dichiarato l’assessore Capone - che, come annuncia il suo titolo ha anche una vocazione geografica, preziosissima in tempi in cui il concetto stesso di Europa viene messo in crisi.
Una crisi che il cinema ha raccontato contribuendo a farci scoprire che c'è un sentimento europeo che va oltre la crisi delle sue istituzioni e che sarà immortale perché affonda le sue radici nella cultura e nell'arte.
I film in concorso, le sezioni a tema, i numerosi ospiti, le iniziative collaterali, il consolidato rapporto con il Centro Sperimentale di Cinematografia e con le tante organizzazioni del cinema, dei critici e degli autori, il bellissimo rapporto con la famiglia Verdone, fanno del festival e di Lecce un luogo imprescindibile del cinema italiano ed europeo. E’ un vero hub che si mette in rapporto con una rete di altri 5 festival e con il film fund di Afc, recentemente incrementato a 5 milioni di euro e non un festival vetrina.
E non vogliamo immaginare un festival come una parentesi bella quanto breve. Il Cinelab, dedicato a Giuseppe Bertolucci, recentemente inaugurato presso il Cineporto di Lecce è pensato proprio per capitalizzare le enormi energie investite nella organizzazione di un festival e gestirne la ricaduta sul pubblico e sulla città in un arco temporale più ampio”.
Il festival partirà con l’omaggio ai 50 anni della scomparsa di Totò. Ci saranno tre protagonisti del cinema italiano come Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea e Citto Maselli. E tre del cinema internazionale, tra Nuri Bilge nella masterclass condotta da Ferzan Ozpetek, Agnieska Hollan e Stephen Frears. con 12 film in concorso per l’Ulivo d’oro in palio, una sezione dedicata alla commedia e quella del cinema e realtà, mostre, incontri, i corti del Premio Emidio Greco e il settimo premio “Mario Verdone”, nei 100 anni della nascita del critico.
I finalisti sono stati annunciati oggi dai figli Carlo e Luca Verdone, presenti alla conferenza stampa.
Saranno gli esordienti Marco Danieli per “La ragazza del mondo”, Fabio Quaglione e Fabio Resinaro per “Mine”, Michele Vannucci per “Il grande sogno”. Menzione speciale a Gabriele Mainetti per “Lo chiamavano Jeeg Robot”.