"I rondò della città belli, ma abbandonati": la proposta dei Giovani di Fi

di LUIGI LAGUARAGNELLA - La segnalazione non giunge soltanto per denunciare lo stato di degrado e di sporcizia dei rondò cittadini, soprattutto quelli visionati all’estremità del nuovo ponte Adriatico o l’ultima mega rotatoria sita alla fine del ponte Padre Pio, all’intersezione tra via Magna Grecia e via Caldarola. I Giovani di Forza Italia richiamano l’attenzione del sindaco Decaro per far provvedere non solo alla pulizia da cartacce, bottiglie di birra erbacce e rifiuti.

Il coordinatore cittadino FIG Bari, Danilo Cancellaro, propone qualcosa che va oltre la consueta operazione di pulizia, che contribuirebbe a dare un’immagine decorosa della città e darebbe la possibilità di ulteriore lavoro ad esperti del settore: “E’ necessario programmare interventi volti a riqualificare e a rendere il verde delle rotatorie delle vere e proprie esposizioni floreali permanenti ad opera di professionisti del settore. Ed è proprio al riguardo che mi sento di proporre al sindaco Decaro di rendere adottabile il verde dei rondò ai vari vivaisti baresi presenti in città, coinvolgendoli in un progetto di riqualificazione a verde della stessa e garantendo loro in cambio una pubblicità gratuita, permanente ed esentasse”.

In qualche modo le rotatorie rappresentano un segno di accoglienza a coloro che giungono in città. Lo conferma il responsabile agli Enti Locali di Forza Italia, Dino Tartarino. “Le rotatorie stradali possono diventare dei veri e propri biglietti da visita fioriti della città. Si tratta di un’idea semplice, ma tranquillamente realizzabile che non comporta oneri e spese per l’amministrazione comunale. Bari ha la necessità di cambiare volto, di apparire più bella agli occhi dei tanti turisti che vengono a visitare la città e questi piccoli accorgimenti sicuramente possono dare un grande contributo. L’auspicio è che innanzitutto il sindaco e l’assessore Petruzzelli si attivino quanto prima per ripristinare pulizia e decoro sui rondò prima citati e che, successivamente, possa essere presa in considerazione in modo serio la nostra proposta”.