Infezioni in sala operatoria, "Non solo al Policlinico di Bari. Inaccettabile"
(Gdp Photos) |
“L'impatto delle infezioni ospedaliere - continua Conca - è fortemente negativo sia per la salute dei pazienti, sia per il costo associato, che per le casse pubbliche è stato stimato in oltre 100 milioni di euro l’anno. La resistenza agli antibiotici da parte dei microrganismi rappresenta un problema sempre più grave per la salute pubblica e rende necessaria un’ azione di prevenzione incisiva”.
Conca denuncia come ormai non siano più sufficienti disinfettanti a base di cloro e ammoniaca per debellare i germi. “Servono sostanze diverse in grado di fare alta disinfezione con costi contenuti, senza essere pericolosi per i pazienti e per gli operatori. Questi ultimi devono essere formati al fine di applicare le giuste misure preventive. L'igiene ospedaliera è un problema soprattutto culturale, infatti, che investe tutto l'apparato sanitario. Non a caso la problematica rappresenta per moltissimi operatori un fatto del tutto marginale. Si parla di igiene solo quando c'è il caso eclatante! Il problema esiste in tutto il mondo, ma con l'utilizzo di disinfettanti efficaci e non 'raccomandati', l'accesso controllato del pubblico e l'utilizzo appropriato degli antibiotici, si può, e si deve, provvedere a contenere il problema. Ci chiediamo - conclude - se ne sia a conoscenza il Presidente/assessore alla Sanità diversamente impegnato a curare la sua carriera e se ne siano a conoscenza i Direttori Generali e Sanitari delle Asl e delle Aziende Ospedaliere”.