ROMA – In vista dei cortei che si terranno domani nella Capitale, nel giorno delle celebrazioni dell’anniversario dei Trattati europei, “la situazione non presenta particolari picchi di preoccupazione, anche se non si può sottovalutare nulla. Il mantra è questo: libertà di espressione, democrazia, ma nessuna violenza ammessa, perchè quella limita la libertà dell’altro”. Lo dichiara in un “colloquio” con “Il Messaggero” il ministro dell’Interno, Marco Minniti.
“Siamo in una democrazia – spiega Minniti – il principio, quindi, è libertà di manifestare le proprie opinioni, con un limite, la violenza”. Per le manifestazioni di sabato “non si è in presenza di segnali di inquietudine evidenti”, ma “non si può sottovalutare nulla” perchè “i rischi sono rappresentati dal proselitismo e dall’emulazione” degli attentati di Nizza, Berlino e Londra, dove hanno agito dei lupi solitari alla guida di veicoli scagliati contro cittadini in strada. Per Minniti la parola d’ordine è “controllo del territorio”, “una risposta antica che è il sistema ancora più efficace di fronte all’imprevedibilità dell’atto”.
“Siamo in una democrazia – spiega Minniti – il principio, quindi, è libertà di manifestare le proprie opinioni, con un limite, la violenza”. Per le manifestazioni di sabato “non si è in presenza di segnali di inquietudine evidenti”, ma “non si può sottovalutare nulla” perchè “i rischi sono rappresentati dal proselitismo e dall’emulazione” degli attentati di Nizza, Berlino e Londra, dove hanno agito dei lupi solitari alla guida di veicoli scagliati contro cittadini in strada. Per Minniti la parola d’ordine è “controllo del territorio”, “una risposta antica che è il sistema ancora più efficace di fronte all’imprevedibilità dell’atto”.