L’uomo, nel tentativo di darsi alla fuga, non aveva esitato a fermare una vecchia fiat Panda, condotta da un anziano e con a bordo la moglie, per tentare di sottrargliela. Dopo una breve colluttazione, l’uomo, trovato in possesso di una pistola giocattolo, che non aveva esitato a puntare nei confronti del personale intervenuto e dello scaldacollo utilizzato per camuffarsi, veniva arrestato. Nelle concitate fasi della rapina, il complice riusciva a darsi alla fuga con il bottino di circa 4 mila euro.
LE INDAGINI - Le indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Molfetta, supportate dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza, nonché dall’analisi dei traffici telefonici, consentiva di individuare non solo il complice, che materialmente aveva compiuto la rapina ma anche un terzo soggetto, che li attendeva a bordo della sua auto, pronto alla fuga. In particolare, dopo qualche minuto dal compimento della rapina, si notavano i due complici dell’uomo arrestato entrare in un bar e, dopo qualche minuto, uscire con addosso altri abiti, cambio dovuto alla necessità di impedire la loro individuazione.
Uno dei due rapinatori, nel novembre del 2016 era latitante, in quanto si era sottratto ad un provvedimento di cattura e avrebbe scelto di colpire nella citta di Molfetta, poiché qui sconosciuto. L’uomo è stato fermato nel Comune di Polignano a Mare, laddove si era trasferito da poco.
I due odierni arrestati, entrambi tranesi di 40 anni, quindi, su disposizione dell’AG di Trani, sono stati condotti presso la locale casa circondariale ove dovranno rispondere, insieme al loro complice, arrestato in flagranza e tutt’ora detenuto, del reato di concorso in rapina aggravata.