ROMA - "Il Lingotto, Renzi lo ha copiato pari pari dal sistema con cui io ho fatto il mio programma in Puglia". A dichiararlo in un'intervista rilasciata a 'Il Corriere della Sera', il presidente della Regione Puglia e candidato alla segretaria Dem, Michele Emiliano secondo cui Renzi."Ha copiato il metodo che adottai alle Regionali, con un sistema di forum e focus group che coinvolse 4000 persone. Io ho giurato sul programma e questo sistema impedirebbe a uno come Renzi di cambiare politica a seconda dell'utilita' che ritiene di ottenere da una o l'altra lobby". "Parlo di banche, petrolieri, imprenditori in genere. Quando si costruiscono meccanismi come quelli che stanno venendo fuori, a prescindere dalle questioni penali, il quadro e' desolante".
Poi sul caso Consip "a prescindere dai singoli dico che il quadro e' desolante sul piano politico, non giudiziario. Per evitare il degrado della politica nell'affarismo abbiamo bisogno di un rigore particolare nel rapporto con l'economia. Se non abbiamo un programma granitico, ogni volta che un'impresa ha bisogno di un intervento legislativo diamo l'impressione di cedere a richieste esplicite". Quanto alla mozione contro Lotti "E' una bella patata bollente. Ogni volta che qualcuno fa parte di un organismo collegiale e ha dei problemi deve decidere fino a che punto far valere il proprio diritto di difesa e fino a che punto invece deve aiutare il gruppo a superare il momento di crisi. Le regole sono chiare. Se si ritiene che la situazione sia talmente grave da sacrificare il gruppo, il singolo deve sacrificarsi".
Poi sul caso Consip "a prescindere dai singoli dico che il quadro e' desolante sul piano politico, non giudiziario. Per evitare il degrado della politica nell'affarismo abbiamo bisogno di un rigore particolare nel rapporto con l'economia. Se non abbiamo un programma granitico, ogni volta che un'impresa ha bisogno di un intervento legislativo diamo l'impressione di cedere a richieste esplicite". Quanto alla mozione contro Lotti "E' una bella patata bollente. Ogni volta che qualcuno fa parte di un organismo collegiale e ha dei problemi deve decidere fino a che punto far valere il proprio diritto di difesa e fino a che punto invece deve aiutare il gruppo a superare il momento di crisi. Le regole sono chiare. Se si ritiene che la situazione sia talmente grave da sacrificare il gruppo, il singolo deve sacrificarsi".