BARI - Un abbraccio della Puglia ad Amatrice e a tutte le popolazioni dell'Italia centrale colpite dal terremoto del 24 agosto 2016, il sisma senza fine. "100 Voci per Amatrice e..." è un progetto editoriale che vuole sostenere non solo simbolicamente la ricostruzione della biblioteca "Giovanni Gianni Fontanella" della cittadina laziale. L'iniziativa benefica è stata presentata a Bari, nella Aula del Consiglio regionale della Puglia: è un'antologia realizzata da cento tra scrittori, artisti e fotografi italiani, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg) e l'Associazione Italiana Biblioteche (Aib).
I proventi dell'opera sostenteranno la rinascita della Biblioteca comunale e, in seguito, di altre realtà culturali danneggiate nell'Italia centrale.
Un bel gesto per una buona causa, ma non è mancata una nota critica, nell'intervento del vicepresidente Peppino Longo, in rappresentanza del Parlamento regionale pugliese, con la denuncia degli ostacoli burocratici, dei ritardi cronici, dell'incapacità di assumere scelte giuste nei tempi giusti da parte di apparati pubblici ancorata a procedure interminabili, mentre sarebbe assolutamente urgente "intervenire con tempestività per evitare che ai danni tremendi del terremoto si aggiungano quelli evitabili della burocrazia".
L'intero Paese deve continuare nello slancio di concreta vicinanza umana che tutti, come i pugliesi, hanno manifestato nei confronti di quelle comunità. "Dobbiamo unirci, perché alla fase del dolore segua quella della solidarietà e della ricostruzione, anche con piccoli gesti, come questa antologia", ha concluso Longo, ringraziando "le donne e gli uomini" delle Forze Armate, dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile e dei Corpi dello Stato che insieme a tanti volontari sono impegnati nel supporto alle popolazioni senza casa e alle aziende danneggiate.
Un altro significato è stato messo in risalto dal consigliere della Presidenza della Regione Puglia, Giovanni Procacci. Ci uniamo idealmente all'Italia centrale, ha detto, nel segno dei lutti che hanno colpito i nostri territori questa estate e dell'abnegazione dei soccorritori, in divisa e volontari. "Sono eroi del nostro tempo in cui tutti ci possiamo riconoscere", nelle zone terremotate come sui binari tra Ruvo e Corato, dove si è consumato il drammatico incidente ferroviario del 12 luglio.
Amatrice è la città simbolo del terremoto e del dissesto geologico di tutti questi mesi. Anche la cultura è un simbolo: la biblioteca è comunicazione, è anche il luogo dove si conservano le memorie di una comunità. Occorre ricostruire case, edifici privati e pubblici, biblioteche, aziende, nei luoghi stessi in cui erano prima dei crolli, far rinascere le comunità che hanno il diritto di ritrovarsi, restando legate alla propria memoria e alla propria identità.
In una sala consiliare gremita dai ragazzi di tre istituti scolastici (il magistrale "Bianchi Dottula" e il comprensivo "Zingarelli" di Bari, l'IISS "Volta-De Gemmis" di Bitonto) sono intervenuti tra gli altri il presidente nazionale ANVCG Giuseppe Castronovo, il direttore della Biblioteca comunale di Amatrice Sergio Serafini, il presidente della Sezione Lazio AIB Vittorio Ponzani, il caporeparto dei Vigili del Fuoco Lorenzo De Napoli e la curatrice dell'antologia Santa Vettori.
I proventi dell'opera sostenteranno la rinascita della Biblioteca comunale e, in seguito, di altre realtà culturali danneggiate nell'Italia centrale.
Un bel gesto per una buona causa, ma non è mancata una nota critica, nell'intervento del vicepresidente Peppino Longo, in rappresentanza del Parlamento regionale pugliese, con la denuncia degli ostacoli burocratici, dei ritardi cronici, dell'incapacità di assumere scelte giuste nei tempi giusti da parte di apparati pubblici ancorata a procedure interminabili, mentre sarebbe assolutamente urgente "intervenire con tempestività per evitare che ai danni tremendi del terremoto si aggiungano quelli evitabili della burocrazia".
L'intero Paese deve continuare nello slancio di concreta vicinanza umana che tutti, come i pugliesi, hanno manifestato nei confronti di quelle comunità. "Dobbiamo unirci, perché alla fase del dolore segua quella della solidarietà e della ricostruzione, anche con piccoli gesti, come questa antologia", ha concluso Longo, ringraziando "le donne e gli uomini" delle Forze Armate, dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile e dei Corpi dello Stato che insieme a tanti volontari sono impegnati nel supporto alle popolazioni senza casa e alle aziende danneggiate.
Un altro significato è stato messo in risalto dal consigliere della Presidenza della Regione Puglia, Giovanni Procacci. Ci uniamo idealmente all'Italia centrale, ha detto, nel segno dei lutti che hanno colpito i nostri territori questa estate e dell'abnegazione dei soccorritori, in divisa e volontari. "Sono eroi del nostro tempo in cui tutti ci possiamo riconoscere", nelle zone terremotate come sui binari tra Ruvo e Corato, dove si è consumato il drammatico incidente ferroviario del 12 luglio.
Amatrice è la città simbolo del terremoto e del dissesto geologico di tutti questi mesi. Anche la cultura è un simbolo: la biblioteca è comunicazione, è anche il luogo dove si conservano le memorie di una comunità. Occorre ricostruire case, edifici privati e pubblici, biblioteche, aziende, nei luoghi stessi in cui erano prima dei crolli, far rinascere le comunità che hanno il diritto di ritrovarsi, restando legate alla propria memoria e alla propria identità.
In una sala consiliare gremita dai ragazzi di tre istituti scolastici (il magistrale "Bianchi Dottula" e il comprensivo "Zingarelli" di Bari, l'IISS "Volta-De Gemmis" di Bitonto) sono intervenuti tra gli altri il presidente nazionale ANVCG Giuseppe Castronovo, il direttore della Biblioteca comunale di Amatrice Sergio Serafini, il presidente della Sezione Lazio AIB Vittorio Ponzani, il caporeparto dei Vigili del Fuoco Lorenzo De Napoli e la curatrice dell'antologia Santa Vettori.
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