CHIETI – Condanna a 30 anni di carcere per Fabio Di Lello, il fornaio di Vasto che per vendetta, lo scorso primo febbraio, davanti a un bar aveva ucciso Italo D’Elisa, il giovane di 22 anni che lo scorso anno investì sua moglie causandone la morte.
I giudici del processo di Assise a Lanciano hanno considerato le attenuanti generiche dopo che la procura aveva chiesto l’ergastolo, nonostante il rito abbreviato. L’imputato esplose tre colpi contro D’Elisa per vendicare l’investimento mortale della moglie, Roberta Smargiassi.
I legali di Fabio Di Lello, Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni, avevano chiesto il rito abbreviato condizionato a perizia psichiatrica e all’esclusione della premeditazione del delitto, sostenendo la tesi seconda la quale il Di Lello avrebbe acquistato l’arma del delitto sei mesi prima per usarla contro sé stesso.
I giudici del processo di Assise a Lanciano hanno considerato le attenuanti generiche dopo che la procura aveva chiesto l’ergastolo, nonostante il rito abbreviato. L’imputato esplose tre colpi contro D’Elisa per vendicare l’investimento mortale della moglie, Roberta Smargiassi.
I legali di Fabio Di Lello, Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni, avevano chiesto il rito abbreviato condizionato a perizia psichiatrica e all’esclusione della premeditazione del delitto, sostenendo la tesi seconda la quale il Di Lello avrebbe acquistato l’arma del delitto sei mesi prima per usarla contro sé stesso.